Duro e puro. Gianluca Iannone non arretra di un millimetro e rilancia CasaPound come l'unica opposizione di destra sociale credibile, bollando tutti gli altri, da Salvini alla Meloni, come "funzionali al sistema".
In una lunga intervista a Libero, il leader della formazione di estrema destra fa il punto delle situazione all'interno e all'esterno del movimento radicale che ha lanciato nel 2008.
"Ormai siamo dappertutto, persino in Bocconi - spiega - Identificarci col sottoproletariato romano è solo un modo comodo per omologarci. Fra di noi c'è di tutto, professionisti e moltissimi studenti." Che evidentemente non sono spaventati dal richiamo al fascismo come "un grande padre, severo ma giusto" e dalle posizioni oltranziste in tema di richiami al passato.
Paolo di Canio che "rinnega pure i tatuaggi" è giudicato "molto triste", mentre Giorgia Meloni "ha perso ogni velleità ideologica, è nostalgica solo di Fiuggi e non delle origini del Msi". Iannone ne ha per tutti: soprattutto per Matteo Salvini, fino a ieri alleato di ferro e oggi liquidato come "un grande pierre paraculo": " Quando l'ho reincontrato per caso a Milano è svicolato, fa il matto antieuro ma è funzionale al sistema. Lo chiamano in tv a fare il suo show, mentre CasaPound fa politica 365 giorni all'anno."
Una critica a parte è riservata a Beppe Grillo: "I Cinquestelle sono un muro di gomma, raccolgono l'istanza sociale e poi la svuotano di significato. Promettono una cosa e fanno l'opposto: sono il più grande bluff della politica italiana."
Certo, una domanda
rimane: perché gli italiani votano in massa M5s e non CasaPound? Secondo Iannone è "per qualunquismo". Ma non si preoccupa, "dei nove milioni di voti presi dal M5s nel 2013 almeno un milione e mezzo è potenzialmente di CP".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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