Il centrodestra è avanti sette punti rispetto al centrosinistra. A rivelarlo l’ultimo sondaggio politico Swg per il Tg La7 sugli orientamenti di voto degli italiani. La coalizione conservatrice, allo stato, avrebbe il 48 per cento dei consensi, che vuol dire avere i numeri utili per governare il Paese.
Il centrosinistra, invece, sarebbe fermo al 40,5 per cento, mentre l’area liberal-progressista si attesterebbe intorno al 7,7 per cento. Una strada, quindi, tutta in salita per il fronte progressista, che al momento potrebbe giocarsi la partita con gli avversari solo nel caso in cui Renzi, Calenda, 5 Stelle e Pd fossero uniti.
Un’ipotesi assai improbabile, considerando i veti incrociati degli ultimi giorni tra pentastellati e centristi. Diversa, invece, la situazione per Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, che dopo le divisioni apparse nella corsa al Colle e i differenti punti di vista sul conflitto in Ucraina, adesso sembrerebbero aver trovato dei punti di convergenza su cui rinsaldare l’alleanza.
La vera sfida, per tutti, comunque, sarà conquistare gli indecisi. Il 42 per cento degli elettori, secondo Swg, al momento non sa chi votare. Un dato, pertanto, che dimostra come i prossimi mesi saranno fondamentali per accaparrarsi le simpatie degli italiani, considerando che manca meno di un anno al voto.
Per quanto riguarda i partiti, a sorridere è Fratelli d’Italia che supera il Partito Democratico. La forza guidata da Giorgia Meloni oggi prenderebbe il 21,9 per cento dei consensi, guadagnando quasi mezzo punto rispetto alla scorsa settimana. Resta blindata, invece, la seconda posizione nella speciale classifica per i democratici (+0,1%), che continuano a guadagnare terreno.
Chi invece sembra aver pagato il prezzo della guerra in Ucraina è la Lega di Matteo Salvini, che scende dal 17 per cento al 16,2 per cento. Resta stabile, invece, Forza Italia, che al momento si attesta intorno all’8,1 per cento.
Le ultime ore sorridono, poi, al Movimento 5 Stelle che ritorna al 13% dopo il 12,5% dell’ultima rivelazione. Bene anche i centristi guidati da Calenda, che insieme a +Europa, arrivano al 5,2%, così come Italia Viva, che dopo uno stop abbastanza lungo torna a crescere (+0,2%), toccando così la soglia del 2,5%.
Stessa percentuale anche per Mdp-Articolo 1. Un balzo in avanti, infine, per Italexit, movimento politico guidato da Gianluigi Paragone, che sfruttando il vento di protesta per il carovita, avrebbe segnato un +0,2%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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