Non si placano le polemiche sulla commissione d'inchiesta sulla giustizia, con la sinistra che si è accaparrata i relatori. Ad intervenire adesso è la deputata di Forza Italia Giusi Bartolozzi, magistrato, che parla di «evidente stortura» di fronte a ciò che è successo nell'ambito della calendarizzazione del testo di legge sulla commissione di inchiesta del cosiddetto «caso Palamara».
Forza Italia aveva depositato il testo oltre un anno fa, prima di tutti gli altri. «Ma non ci consideravano - spiega Bartolozzi - e non c'era verso di calendarizzarlo. Alcuni giorni fa anche Lega e FdI hanno presentato la loro proposta. Improvvisamente, è stata messa subito in discussione. Solo che i presidenti di prima e seconda commissione riunite, che devono essere garanti dell'imparzialità sia per maggioranza che opposizione, anziché nominare come relatori deputati del centrodestra, ne hanno nominati due di sinistra, ovvero Ceccanti del Pd e Conte di LeU».
E prosegue: «I presidenti delle commissioni riunite, con la nomina dei due onorevoli, violano il dettato dell'articolo 79 del regolamento e ciò a prescindere da ogni altra valutazione di opportunità o di merito. Abbiamo richiesto di rivedere questa decisione, affinché non costituisca un pericoloso precedente istituzionale».
L'articolo 79 del regolamento della Camera dei deputati indica infatti «nel presidente della commissione il soggetto chiamato a fare da relatore ad un testo di legge e ciò perché nel suo ruolo istituzionale di garanzia ben può e deve rappresentare tutta la maggioranza ed anche l'opposizione. Tale funzione di garanzia può essere delegata, dal Presidente, ad un componente della commissione».
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