Il premier Giuseppe Conte ha in qualche modo anticipato alcuni dei contenuti trattati nel Consiglio dei ministri di questa sera, parlando di replica all'Unione europea e di assestamento di bilancio.
Le due cose non sono affatto scollegate tra di loro, ma il premier dell'esecutivo gialloverde, intervenendo in Senato, è apparso tutt'altro che rassegnato alla più volte paventata crisi di governo. Lo spauracchio, comunque sia, è rappresentato dalla procedura d'infrazione, che la maggioranza composta da Lega e MoVimento 5 Stelle è chiamata a scongiurare. Abbiamo contezza, peraltro, di come Matteo Salvini stia spingendo affinché venga approvata una manovra fiscale alla Donald Trump, comprensiva peraltro di flat tax. Non sembrano essere dello stesso parere i suoi alleati di governo. Il presidente del Consiglio e i altri ministri, nel corso della serata odierna, discuteranno di interventi in grado di rispettare i parametri imposti da Strasburgo e Bruxelles.
Questo, almeno, è quello che in sintesi si apprende su TgCom24.Vedremo se quanto disposto questa sera sarà sufficiente a smorzare un clima, quello che intercorre tra le istituzioni sovranazionali europee e i gialloverdi, che continua a essere teso.
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