In Francia sta facendo scalpore una lunga lettera aperta scritta dell'attore Gèrard Depardieu, pubblicata nella sezione opinioni del quotidiano Le Figaro, nella quale smentisce le accuse di stupri e violenze sessuali a suo carico, denunciando «un linciaggio orchestrato dal tribunale mediatico». Non si è fatta attendere la reazione «scandalizzata e di shock» del legale dell'attrice Charlotte Arnould, una delle molte accusatrici della star del cinema francese.
«Non posso più acconsentire a ciò che sento, a ciò che leggo su di me da diversi mesi. Pensavo che non mi importasse, ma no, in realtà no. Tutto questo mi dà fastidio. Peggio ancora, mi spegne, mi disgusta», ha scritto Depardieu, 74 anni, respingendo tutte le accuse a suo carico. L'attore risponde alla sua accusatrice, Charlotte Arnould, senza mai nominarla. La donna lo denunciò per due presunti stupri risalenti al 2018, avvenuti nella casa parigina della star. Il testo, nel quale si autodefinisce «né stupratore né predatore», assomiglia a una poesia: è il primo intervento ufficiale diretto di Depardieu dopo la pubblicazione di nuove testimonianze poco edificanti contro di lui, raccolti e diffusi la scorsa primavera da Mèdiapart.
«Mai e poi mai ho abusato di una donna», ha scritto il monumento del cinema d'Oltralpe, che riferisce la sua versione dei fatti. «Una donna è venuta a casa mia la prima volta, con il passo leggero, alzandosi volentieri nella mia stanza. Oggi dice di essere stata violentata lì. Tra noi non c'è mai stata alcuna coercizione, violenza o protesta», assicura ancora Depardieu. Dopo essersi scusato se «pensando di vivere intensamente il presente, ho ferito o scandalizzato qualcuno», l'attore conclude rivolgendo a sua volta un «J'accuse» «al tribunale dei media, al linciaggio che mi è stato riservato, ho solo la mia parola per oppormi». Il 16 dicembre 2020 Depardieu è stato incriminato per «stupro» e «violenza sessuale» dopo la denuncia dell'attrice Charlotte Arnould.
L'indagine, chiusa per la prima volta dalla Procura di Parigi nel giugno 2019, è stata affidata un anno dopo a un giudice istruttore. Tredici donne hanno testimoniato a Mèdiapart nell'aprile 2023 per abusi commessi tra il 2004 e il 2022. Un'altra accusatrice, presentata con il nome di Lea, ha testimoniato al microfono di France Inter lo scorso 10 luglio e un'altra, pochi giorni dopo, con il nome di Anna, facendo passare a 16 il numero di donne presumibilmente aggredite sessualmente dall'attore. Fino a poche settimane fa la Procura di Parigi «non ha ricevuto alcuna nuova denuncia», mentre sta portando avanti l'indagine aperta nel luglio 2020, a seguito della denuncia di Arnould. Contattati più volte da France Inter, i legali dell'attore non hanno voluto rispondere e il diretto interessato ha sempre negato ogni addebito che possa rientrare nel diritto penale.
L'attore ha visto diversi suoi spettacoli interrotti o disturbati dalle proteste di militanti femministe. Per questo, dopo aver osservato il silenzio sulle accuse che gli sono state mosse, ha deciso di uscire allo scoperto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.