Controffensiva ucraina più lenta del previsto. "Colpa dei russi che hanno minato il territorio"

A rischio 200mila chilometri quadrati. Kiev: "Avanzeremo lo stesso"

Controffensiva ucraina più lenta del previsto. "Colpa dei russi che hanno minato il territorio"
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Le cose non vanno come programmato e sperato nella controffensiva ucraina. Lo ammette Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Bbc, riconoscendo che i progressi della sono «più lenti del previsto». «Alcune persone credono che questo sia un film di Hollywood e si aspettano risultati ora. Non lo è - ha aggiunto - Ciò che è in gioco è la vita delle persone». Da poco pronunciate le parole di Zelensky, sulla punta sud-occidentale della penisola di Crimea, a Sebastopoli, i media locali riferiscono di due potenti esplisioni, di cui si ignora per ora la matrice.

Intanto il leader ucraino ha spiegato che la spinta militare non sta andando facilmente perché 200mila km quadrati di territorio ucraino sono stati minati dalle forze russe. «Qualunque cosa qualcuno possa desiderare, compresi i tentativi di fare pressione su di noi, noi avanzeremo sul campo di battaglia nel modo che riterremo migliore», ha aggiunto Zelensky. Il presidente ucraino ha ribadito la necessità che l'Ucraina riceva garanzie di sicurezza dalla Nato ma ha affermato che l'obiettivo finale è l'adesione all'alleanza difensiva. «Stoltenberg conosce la mia posizione - ha detto il leader ucraino - Abbiamo detto loro numerose volte: non toglieteci il terreno da sotto i piedi».

L'Est dell'Ucraina «rimane la direzione principale dell'offensiva russa», spiega su Telegram la viceministra della Difesa di Kiev, Hanna Malyar. «L'obiettivo è raggiungere i confini delle regioni di Donetsk e Lugansk». «La situazione nei pressi di Bakhmut rimane invariata, con diversi scontri al giorno, e la linea è stabile», aggiunge commentando che «in generale, le nostre truppe stanno tenendo il terreno a est, respingendo i continui attacchi nemici e infliggendo le massime perdite all'occupante».

Le forze ucraine continuano la loro offensiva nella regione di Zaporizhzhia, dove si registra un parziale successo, secondo quanto riferito al canale tv ucraino United News dal portavoce dello Stato Maggiore delle forze armate di Kiev, Andriy Kovalev, che spiega come contrattacchi delle truppe ucraine siano in corso nella regione di Lugansk.

Secondo Aleksandr Musiyenko, capo del Centro per gli studi militari e legali ucraino, «i russi, nel timore che l'offensiva ucraina avanzi verso Ergodar (città dove si trova la centrale nucleare dell'oblast di Zaporizhzhia) potrebbero far esplodere il bacino di raffreddamento dei reattori».

La minaccia, ha detto Musiyenko, potrebbe intensificarsi dopo la liberazione (due giorni fa) di Pyatikhatka e la prospettiva di ulteriori avanzamenti delle truppe di Kiev verso Energodar. «In teoria, i russi potrebbero minare il bacino di raffreddamento, creando una minaccia di esplosione del reattore, anche se non immediatamente», ha sottolineato Musiyenko.

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