Coronavirus, il Cdm straordinario: il piano per fermare l'epidemia

Vertice fiume alla Protezione civile. Conte: "Al primo posto c'è la tutela della salute dei cittadini". Varate misure speciali: dal contenimento degli spostamenti allo stop delle attività lavorative

Coronavirus, il Cdm straordinario: il piano per fermare l'epidemia

Nel giorno più duro per il Paese dall'esplosione di contagi da coronavirus, il governo elabora un primo piano per provare a contrastare la pandemia che nelle ultime ore ha già fatto due vittime e ha contagiato oltre settanta italiani. In un Consiglio dei ministri fiume sono state prese in esame le misure che saranno contenute in un decreto legge. Si va dal divieto di ingresso e uscita negli undici Comuni-focolaio alla possibile sospensione di attività lavorative, eventi sportivi e gite scolastiche, fino ad arrivare all'utilizzo delle forze dell'ordine e dei militari per far rispettare i protocolli adottati. "Al primo posto c'è la tutela della salute dei cittadini", ha assicurato il premier Giuseppe Conte annunciando che sarà "adottato un decreto legge per il contenimento di questa emergenza".

Il Cdm straordinario

La riunione del consiglio dei ministri, presieduta da Conte nella sede del Dipartimento della Protezione civile, a via Vitorchiano a Roma, ha fatto il punto sull'emergenza coronavirus in Italia. Allo studio dell'esecutivo le misure da assumere dopo i casi di contagio, che nelle ultime ore si sono registrati soprattutto nel Nord Italia, e soprattutto dopo i due decessi in Lombardia e in Veneto. Ieri sera, nell'ospedale di Schiavona, in provincia di Padova, è morto il 78enne Adriano Trevisan, muratore in pensione che era ricoverato ormai da diversi giorni. La seconda vittima del virus è, invece, Giovanna Carminati, 77enne di Casalpusterlengo (Lodi), madre di un amico del 38enne di Codogno. I due principali focolai sono proprio in Lombardia, dove si sono registrati 47 casi, e in Veneto dove ci sono invece 12 pazienti contagiati. A questi va ad aggiungersi anche un caso a Torino. E mentre i lavori di mappatura del contagio hanno escluso che possa essere stato il manager, che dopo essere rientrato dalla Cina il 21 gennaio scorso è andato a cena con il 38enne di Codogno, il "paziente zero" dal momento che non lo ha mai contratto, la politica cerca di dare una risposta all'emergenza.

Dl per il contenimento del virus

Nel corso della conferenza stampa al termine di un Consiglio dei ministri, terminato dopo quattro ore di confronto, Conte ha assicurato che il lavoro del governo è stato teso a "garantire le condizioni di massima sicurezza" e ad "evitare che ci siano ulteriori contagi di questo virus". Un lavoro che ha coinvolto, in primis, i governatori Attilio Fontana (Lombardia) e Luca Zaia (Veneto) e che consentirà, tra le altre cose, a disporre misure ulteriori di contenimento per impedire l'ingresso e l'allontanamento degli individui dalle aree ritenute di focolaio, il Lodigiano con dieci Comuni interessati e quella di Vò Euganeo. Sono misure di contenimento degli spostamenti che l'esecutivo ritiene "adeguate" ad evitare che il virus si propaghi oltremodo e che saranno adottate almeno per le prossime due settimane. Per farle rispettare saranno disposti presidi e controlli. In tal senso sono già state date indicazioni alle forze dell'ordine. E, se necessario, verranno usate anche le forze armate. "Confidiamo molto nella collaborazione dei cittadini", ha assicurato Conte che si è detto "fiducioso" del fatto che "nascerà una intensa collaborazione con la comunità locale".

Il decreto legge non prevede, tuttavia, la chiusura dei confini come invocato dalle opposizioni. Il governo giallorosso non ha infatti voluto adottare, sebbene sia prevista dai trattati, la sospensione del trattato di Schengen. "Allo stato non vi sono i presupposti per farlo - ha spiegato Conte - è una misura draconiana che adesso suona come sproporzionata". "Che cosa vogliamo fare dell'Italia un lazzaretto?", ha chiesto provocatoriamente il premier elencando i motivi per cui, a suo dire non sussistono le condizioni (economiche e sociali) per sospendere il trattato. Viceversa l'esecutivo ha aperto alla possibilità di sospendere le attività lavorative, gli eventi sportivi, le gite scolastiche e i viaggi di istruzione in Italia e all'estero. Tra queste, per esempio, i match di Serie A Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari.

Un Cdm per le misure economiche

"Gli italiani non devono abbandonarsi a sentimenti di panico che non hanno ragione di essere", ha detto Conte in conferenza stampa invitando tutti i cittadini a "fidarsi delle autorità sanitarie prima e di quelle politico amministrative". Nei prossimi giorni sarà convocato un nuovo consiglio dei ministri per mettere in campo "le misure idonee ad aiutare il tessuto produttivo". "I cittadini - ha promesso il sottosegretario Riccardo Fraccaro - possono contare sul nostro massimo impegno per superare questa emergenza". Tra le misure al vaglio per "sopperire all'impatto economico" del contagio ci sono gli indennizzi sia la cassa integrazione ordinaria (Cigo) per le imprese. "Saremo sempre vigili e assicuriamo il massimo impegno, la massima determinazione e il massimo coraggio nell'adozione delle misure necessarie", ha quindi concluso il presidente del Consiglio sottolineando che la situazione è in continua evoluzione e che, pertanto, il governo è pronto a "intervenire con nuove misure" o a "rivedere" quelle che ha già previsto.

I contatti con l'opposizione

Durante il Consiglio dei ministri straordinario l'esecutivo ha contattato anche le forze di opposizione e i governatori delle Regioni maggiormente colpite dal virus per condividere con loro le misure messe in campo. Già nei giorni scorsi il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva sentito Silvio Berlusconi per fare il punto. In serata i vertici di Forza Italia hanno sottoposto le proposte presentate questa mattina dal vicepresidente Antonio Tajani. Tra queste, la sospensione del trattato di Schengen con l'obbligo di compilare il questionario alla frontiera, alle dogane, sulle navi, nei porti, sugli aerei, negli aeroporti con l'aiuto delle forze dell'ordine.

Anche Giorgia Meloni, che oggi ha richiesto una informativa urgente del premier in Parlamento, si è messa a disposizione per "tutelare la salute dei cittadini e per sostenere ogni misura utile a contenere il contagio".

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