Dal Consiglio dei ministri arriva l'ok al decreto terremoto. Da parte del governo sono dunque previsti passi importanti per le zone del Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) colpite dal sisma: incentivi economici e iter più snelli per la ricostruzione e lo smaltimento delle macerie. Inoltre è stato prolungato fino al 31 dicembre 2020 lo stato di emergenza per i territori in questione. Dovrebbero essere poi stanziati 380 milioni di euro da attingere dal Fondo nazionale per le emergenze nazionali e ulteriori 345 milioni di euro dalla contabilità speciale.
Le misure
Si prevede un taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi dall'agosto del 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%: gli importi da restituire in relazione alla busta paga pesante vengono così ridotti del 60%.
Salvo impedimenti oggettivi, per quanto riguarda la ricostruzione di edifici pubblici verrà attribuita priorità agli edifici scolastici che, se siti nel centro storico, dovranno essere ricostruiti nel luogo nel quale si trovavano. Per la ricostruzione privata invece dovrebbe esserci una procedura accelerata per l'avvio dei lavori basata sulla certificazione redatta dai professionisti.
Al fine di favorire lo smaltimento delle macerie le Regioni dovranno obbligatoriamente aggiornare il piano di gestione entro il 31 dicembre 2019: in tal modo sarà possibile individuare nuovi siti di stoccaggio temporaneo. In caso di inadempienza, l'aggiornamento sarà realizzato dal Commissario straordinario.
Infine un forte peso è stato conferito alla serie di misure anti-spopolamento: con "Resto al Sud" si intende incentivare gli imprenditori a non abbandonare i territori. Ulteriori interventi finanziari a favore delle imprese agricole del territorio si aggiungeranno all'estensione al territorio dei Comuni del Cratere a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno.
Tempi rapidi
Enorme soddisfazione è stata espressa da Giuseppe Conte: "Io l'avevo promesso.
Ho fatto la mia prima uscita pubblica in Italia, come nel precedente governo nelle aree terremotate, ho raccolto le loro istanze e da quell'incontro è nato questo decreto. Abbiamo fatto abbastanza presto data la complessità della materia". Il presidente del Consiglio ha precisato che adesso "il Parlamento avrà modo di migliorare ulteriormente il decreto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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