Premessa: loro negano di essere vicini ai servizi di sicurezza russi. Svolgimento: gli scherzi telefonici di Vovan e Lexus producono sempre dichiarazioni che fanno il gioco della propaganda della Russia. L'ultima beffa ha visto protagonista Giorgia Meloni, ma tra le vittime illustri delle burle di Vladimir Aleksandrovich Kuznetsov e Aleksei Vladimirovich Stolyarov ci sono Pedro Sanchez e Recep Tayyip Erdogan. Angela Merkel e Christine Lagarde. Ma anche Elton John e J.K. Rowling, la «madre» di Harry Potter. Un elenco lungo e prestigioso, composto prevalentemente da personaggi critici nei confronti della Russia e di Vladimir Putin. E questa è la seconda coincidenza. Da qui le voci sulla collaborazione di Vovan e Lexus con i servizi segreti di Mosca. Accusa formalizzata nel 2016 dall'avvocato Mark Feygin. Il legale difendeva la pilota ucraina Nadya Savchenko, contattata da un finto Petro Poroshenko, allora presidente filo-occidentale dell'Ucraina, che la esortava a sospendere lo sciopero della fame. I due, ad aprile scorso, si sono spacciati per l'attuale leader ucraino Volodymyr Zelensky e hanno parlato con il presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Impersonando sempre Zelensky, la coppia l'anno scorso ha contattato la scrittrice britannica Rowling, spingendola a criticare l'allora premier Boris Johnson, tra i maggiori sostenitori dell'Ucraina nella guerra contro la Russia. L'ultimo big a finire in trappola, il mese scorso, è stato il premier spagnolo Sanchez. Come con Meloni, in quel caso i due comici si sono spacciati per un capo di Stato africano, preoccupato per lo stop all'accordo per l'esportazione del grano ucraino dai porti del Mar Nero. Sono finiti nella loro rete Greta Thunberg e il principe Harry. Donald Trump, Mikhail Gorbacev e forse ultimamente Henry Kissinger.
Resta il fatto che spesso gli scherzi di Vovan e Lexus sono funzionali alla strategia del Cremlino. «È assolutamente falso che siamo legati ai servizi segreti russi o al Cremlino. Queste sono teorie del complotto», smentiscono ancora i due autori delle burle telefoniche. Poi parlano di Meloni: «Ci ha sorpreso, è una tra i pochi leader che sembra avere proprie idee, ha parlato esprimendo dei concetti importanti, anche critici rispetto ad esempio ai partner dell'Ue». Vovan e Lexus si sono anche finti Putin in persona per chiamare il cantante Elton John e parlare della situazione dei diritti dei gay in Russia. Nel 2016 il giornale online indipendente russo Meduza adombrava dubbi sugli scherzi che, guarda caso, andavano sempre «a servire l'interesse delle autorità russe». Ma i due comici, ex giornalisti di 36 e 37 anni, continuano a negare e a ripetere che sono «solo due ragazzi che hanno trovato un sistema per arrivare a fare degli scherzi a queste persone importanti». Nonostante ciò, anche il governo britannico sostiene che siano coinvolti con il Cremlino. L'anno scorso è stato chiuso il loro seguitissimo canale You Tube.
Decisione maturata dopo una finta telefonata in cui, fingendosi il primo ministro ucraino Denys Shmyal, Vovan e Lexus annunciavano all'allora ministro della Difesa britannico Ben Wallace fantomatici piani di Kiev sul nucleare nell'ambito della guerra con Mosca. Da quel momento sono passati alla piattaforma russa Ru Tube. Le voci sulla natura «politica» delle loro goliardate non si sono mai fermate.
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