Equalize, l'ombra della 'ndrangheta: arrestato il pentito Romeo

Il collaboratore di giustizia è stato accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso

Equalize, l'ombra della 'ndrangheta: arrestato il pentito Romeo
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Svolta improvvisa e pesantissima nelle indagini su Equalize, la centrale milanese di dossieraggio e spionaggio colpita in ottobre dalle inchieste della Procura. Ieri gli inquirenti milanese fanno scattare una raffica di arresti e stavolta l'accusa non è più di accesso abusivo a sistemi informatici: ma associazione a delinquere di stampo mafioso. Nell'ordine di cattura firmato dal gip Fabrizio Filice compaiono i nomi di Carmine Gallo, l'ex superpoliziotto che era alla testa operativa di Equalize, morto il 5 marzo nella casa dove si trovava agli arresti domiciliari, e del suo braccio detro, Samuele Calamucci; che resta anche lui ai domiciliari. Insieme a loro vengono accusati alcuni esponenti di spicco della 'ndrangheta calabrese ma anche l'imprenditore romano Lorenzo Sbraccia, titolare dell'azienda di costruzione La Fenice, già indagato a piede libero nel primo filone di indagine.

Di fatto, secondo l'accusa del pm Francesco De Tommasi, dopo avere fornito a Sbreccia i servizi abituali di Equalize, ovvero i dossier compilati violando banche dati pubbliche e private, gli uomini di Equalize avrebbero fornito anche qualcosa di molto più pesante: avrebbero arruolato esponenti delle cosche calabresi per regolare i conti di Sbraccia con imprenditori rivali-.

In particolare nel mirino dell'asse Equalize-ndrangheta sarebbero finiti gli imprenditori milanesi Claudio e Luca Motterlini, che vantavano nei confronti di Sbraccia un credito di trenta milioni di euro, ad «accontentarsi» di appena otto milioni, relativi a una serie di operazioni edilizie nel comune di Pieve Emanuele, alle porte di Milano. Strumento per ridurre i Motterlini alla ragione, una serie di intimidazioni brutali ed esplicite messe in campo dagli esponenti dei clan. Tra questi, alcuni dei nomi piu importanti della 'ndrangheta al nord: Giuseppe Trimboli, Pasquale e Francesco Barbaro, Rosario Perre. Il Gotha delle famiglie di Platì insediate tra Buccinasco e Corsico.

Prendono così spiegazione le decine e decine di pagina di omissis che comparivano negli atti depositati dalla Procura al tribunale del Riesame. Da alcuni passaggi si intuiva che gli omissis coprivano una pista che portava alla criminalità organizzata, ma era difficile immaginare una vicenda di tale spessore. È una vicenda che purtroppo chiama in causa direttamente lo scomparso Gallo, anche perché i calabresi pregiudicati citati nell'ordinanza appartengono a un contesto in cui Gallo si muoveva con agilità quando era poliziotto. Legami che ora, secondo l'accusa, avrebbe sfruttato nella sua nuova vita per Equalize.

Ma colpisce anche la figura di Sbraccia, che dalle carte dell'indagine appariva finora come persona profondamente introdotta nei gangli del potere politico e

degli apparati dello Stato nella capitale: Calamucci nei suoi verbali aveva fatto un lungo elenco di uomini delle istituzioni in rapporto costante con lui. Ma ora, si scopre, che l'uomo aveva anche un lato ben più oscuro.

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