Esami 3.600 anni dopo sul faraone Seqenenre "Non morì in guerra, fu ucciso in una congiura"

Lo rivela "Frontiers of Medicine": è una scoperta che fa rileggere la storia

Esami 3.600 anni dopo sul faraone Seqenenre "Non morì in guerra, fu ucciso in una congiura"

Beirut. Un mistero durato 3.600 anni, una storia di regni grandiosi e maestosi. E che ora uno studio su Frontiers of Medicine ha svelato: sono i dettagli sull'uccisione del faraone Seqenenre Taa II, «il valoroso», che regnò sull'Egitto meridionale, e guidò le truppe contro gli Hyksos, una dinastia di origine dell'Asia occidentale che aveva conquistato il delta del Nilo. Il sovrano governò intorno al 1.558 A. C., durante l'occupazione dell'Egitto da parte degli Hyksos. Questa popolazione controllava l'Egitto settentrionale e richiedeva tributi alla parte meridionale del regno. È nella guerra tra questi due domini che perse la vita il faraone Seqenenre Taa II: potrebbe essere stato catturato sul campo di battaglia, travolto da aggressori armati di pugnali, asce e lance. Le nuove scoperte suggeriscono che Seqenenre era davvero «in prima linea con i suoi soldati, rischiando la vita per liberare l'Egitto», ha precisato l'autore principale dello studio Sahar Salim, professore di radiologia all'Università del Cairo.

Il suo corpo - scoperto nel 1881 nella necropoli tebana - era stato esaminato ai raggi X negli anni Sessanta, rivelando ferite alla testa nascoste con cura dagli imbalsamatori. In base a questi studi si pensava che il faraone fosse stato ucciso in battaglia o in un assassinio a palazzo. Ma dopo aver utilizzato i raggi X da più angolazioni per costruire un'immagine 3D della mummia del sovrano egizio l'archeologo Zahi Hawass e Salim hanno concluso che era stato ucciso in una «cerimonia» dove venne «giustiziato» dopo essere stato fatto prigioniero. I ricercatori hanno poi studiato le ferite confrontandole con varie armi Hyksos conservate al Museo Egizio del Cairo, tra cui un'ascia, una lancia e diversi pugnali. In base alle analisi, sembra che il faraone sia stato ucciso da almeno cinque boia e scansioni ossee mostrano che aveva circa 40 anni quando morì. Ma sono emersi anche altri particolari sulla macabra uccisione. Le mani deformate della mummia indicano che Seqenenre Taa II potrebbe essere stato catturato sul campo di battaglia, e le sue mani legate dietro la schiena, impedendogli di deviare l'attacco feroce sferrato sulla sua testa.

Ma la scintilla che fece scoppiare la battaglia tra i due imperi è degna di un racconto di terre lontane e mitiche. Secondo alcuni frammenti di papiro, Seqenenre Taa II si ribellò contro gli occupanti Hyksos dopo aver ricevuto una lamentela da parte del loro re. Il sovrano sosteneva che il rumore degli ippopotami in una piscina sacra a Tebe stava disturbando il suo sonno. Il sovrano viveva nella capitale Avaris, a 644 chilometri di distanza. Quindi era un chiaro pretesto, per scatenare un conflitto per espandere il proprio territorio. Ma il re Hyksos non si fermò solo a questo: chiese che la piscina sacra fosse distrutta, un grave affronto a Seqenenre Taa II, che non si tirò indietro per difendere il suo regno.

Questo si pensa possa essere stato il preludio alla guerra. Ma sebbene Seqenenre Taa II abbia perso la vita in battaglia, i suoi successori alla fine hanno vendicato il suo onore, vincendo la guerra. E «il valoroso» è stata riabilitata: ha lottato fino alla fine con coraggio.

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