Dopo l'accoglienza dei migranti, Roberto Fico sostiene pure le cause del pacifismo. Prevenire i conflitti è meglio che curarli, certo. Ma per il presidente della Camera nel caso in cui una guerra fosse in atto o inevitabile (anche quelle in altri Stati), bisogna evitare "l'uso della forza".
"Sono convinto - ha detto il grillino al convegno 'Difesa collettiva: le figure di vertice' a Montecitorio - che il nostro sistema di difesa e la sua governance debbano essere posti al servizio di una democrazia aperta, pluralistica che crede nel multilateralismo, e non come uno strumento di un Paese chiuso, che si percepisce come una fortezza assediata circondata da potenziali nemici".
Il presidente della Camera ha citato la Costituzione che "si fonda sulla risoluzione pacifica dei conflitti, sulla ricerca della giustizia internazionale, sulla pratica del dialogo e della negoziazione, sulla cooperazione, su un ruolo centrale del Parlamento in tutte le scelte che riguardano la sicurezza interna ed esterna del Paese".
Ed è proprio su questo punto che Fico si è detto convinto che "il nostro Paese debba continuare ad adoperarsi - nelle sedi internazionali - per perseguire politiche volte alla prevenzione dei conflitti a bassa o alta intensità, incidendo sui fattori che ne sono causa. Al controllo delle armi, alla non proliferazione e al disarmo".
Ma soprattutto l'Italia per il grillino deve "privilegiare, anche in caso di minaccia o aggressione di un Paese contro un altro, misure volte a mantenere o ristabilire pace e sicurezza internazionali 'senza l'uso della forza'.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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