La farsa di Siracusa: le elezioni replay

A seguito di un ricorso si dovrà rivotare esattamente come due anni fa e i candidati torneranno ai loro vecchi partiti. E i morti? "Votano anche loro"

La farsa di Siracusa: le elezioni replay

Sembra quasi una scena di Ritorno al Futuro quella che sta accadendo a Siracusa. Due anni fa, in Sicilia, si è votato per le elezioni regionali e Giuseppe Gennuso, un candidato che ha perso per una manciata di voti, ha fatto ricorso. Il problema è che non si possono ricontare le schede elettorali, perché sono state tutte distrutte a seguito dell'allagamento di una stanza del tribunale di Siracusa. E quindi? Si rivota. Ma solo in pochi seggi della provincia di Siracusa.

Il tribunale ha deciso di effettuare le elezioni suppletive con un replay del 2012, e tutto deve tornare com'era prima. Non fa nulla se quasi tutti i candidati hanno cambiato partito, per le elezioni torneranno ad indossare i vecchi abiti. Vincenzo Viciullo, candidato due anni fa con il Pdl e ora transitato a Ncd, ha dichiarato sulle pagine di Repubblica: "Sto facendo stampare i fac-simile con un obbligato riferimento al partito di Berlusconi. Ma io oggi sto da un'altra parte". E non è l'unico. Pippo Gianni sarà schierato nelle file del centrodestra, anche se adesso è un fiero sostenitore di Crocetta. Edoardo Bandiera, candidato dell'Udc, adesso sta con Forza Italia. E poi Giuseppe Gennuso, proprio colui che ha dato il via alle "elezioni replay", sarà un candidato dell'Movimento per l'autonomia, nonostante adesso militi in Forza Italia.

Ma oltre a questo c'è un altro grande problema: come si fa con i morti? Già, perché da due anni a questa parte, inevitabilmente, sarà morto

qualcuno che nel 2012 ha partecipato alle elezioni. "Chiamiamo al voto anche loro. Poi, certo, mica possiamo resuscitarli" dice un funzionario del servizio elettorale della Regione siciliana su Repubblica.

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