Ecco perché la Questura ha dato il Daspo a Puzzer

Emesso un Daspo firmato dal ministro Lamorgese nei confronti di Puzzer, leader dei portuali di Trieste. Decisione condannata sia a destra che a sinistra. Ecco quali sono le motivazioni

Ecco perché la Questura ha dato il Daspo a Puzzer

Il questore di Roma ha deciso di emettere un Daspo nei confronti di Stefano Puzzer, leader dei portuali di Trieste, impedendogli di fatto di mettere piede nella Capitale per tutto il prossimo anno.

Il Daspo a Puzzer

Martedì scorso Puzzer si è recato da solo a Piazza del Popolo e ha messo in un angolo del piazzale un banco e qualche sedia. Su quest'ultime ha poi attaccato dei cartelli sui quali c'erano scritti i nomi di autorità politiche e non solo. Tra queste anche Mario Draghi e Papa Francesco. Il messaggio che ha voluto mandare attraverso questo gesto è: chi ha potere spieghi il perché delle scelte fatte in merito al green pass e ai piani vaccinali. Per questa azione, che era stata annunciata nei giorni precedenti via social direttamente dal leader dei portuali triestini, la questura di Roma ha deciso di tenere lontano dalla città per un anno il sindacalista.

Il foglio di via emesso nei suoi confronti ha sollevato numerose polemiche nel mondo della politica perché da alcuni è stato ritenuto eccessivo. In primis a schierarsi in sua difesa è stata Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia la quale ha dichiarato: "So che mi attirerò molte critiche ma penso che in Italia si possano ancora esprimere le proprie opinioni. Sono davvero colpita dal Daspo che ha colpito Stefano Puzzer per un banchetto di una persona che ha espresso il proprio dissenso. Non sono reazioni degne di una democrazia. Non siamo la Corea, non siamo la Cina, non siamo la Turchia, siamo l'Italia". Soprattutto perché, come è stato possibile vedere nei giorni precedenti di protesta che hanno infiammato le piazze italiane, tra le persone no vax e no green pass, Puzzer è sembrato tutto fuorché un violento. E il Daspo viene emesso solo nei confronti dei violenti.

Il perché del Daspo

Ufficialmente il leader dei portuali ha ricevuto il daspo per quanto ha fatto lo scorso martedì. In un momento complicato come quello attuale emettere un foglio di via nei confronti di Puzzer, firmato dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, rischia però solamente di riaccendere le proteste. Cosa che le forze dell'ordine vogliono assolutamente evitare. A preoccupare la Questura, infatti, non sono certo stati i tavolini e i cartelli che ha messo in piazza del Popolo per i quali, è bene sottolinearlo, non aveva comunque chiesto alcun tipo di autorizzazione per montare quella piccola scenografia. Come spiega Il Tempo, il sindacalista pagherebbe per gli scontri avvenuti nella Capitale il mese scorso e durante i quali è stata devastata la sede della Cgil. Dal momento che a quella manifestazione ha partecipato anche lui e tutti coloro che lo seguono.

Martedì scorso, dunque, non appena le autorità di pubblica sicurezza sono state informate dell'imminente arrivo di Puzzer a Roma, hanno deciso di intervenire tempestivamente per evitare che per le strade della città venissero fatte altre manifestazioni non autorizzate.

Le forze dell'ordine hanno così deciso di agire nei confronti del leader dei portuali di Trieste che è stato portato in Questura e trattenuto per diverse ore prima che gli venisse confermato il Daspo e gli venisse intimato di fare rientro a Trieste entro le 21 del giorno successivo. In caso di violazione sarebbe stato denunciato alla Procura per manifestazione non preavvisata.

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