La Germania adesso scopre la paura. Pensa allo scudo anti missile di Israele

Il cancelliere Scholz apre al sistema. In arrivo da Washington sei aerei per la guerra elettronica e altri 240 soldati per la Nato

La Germania adesso scopre la paura. Pensa allo scudo anti missile di Israele

Come si dice Iron Dome in tedesco? La versione inglese della «cupola di ferro» è certamente quella più nota. Un nome nella lingua di Shakespeare per un sistema associato invece a Israele. Nel Paese mediorientale l'apparato terra-aria per intercettare e abbattere missili a corto raggio ossia lanciati da una distanza compresa fra i 3 e i 72 chilometri è operativo ormai dal 2011. La cupola di ferro (kipat barzel in ebraico), è stata scelta dal governo a seguito della Seconda guerra del Libano (2006), durante la quale i terroristi di Hezbollah esplosero 4mila razzi Katiuscia dal confine Nord uccidendo 44 persone. Anche l'anno dopo Israele conobbe una gragnuola da 3.200 razzi Qassam, in un crescendo fino ai missili Grad, esplosi questa volta dagli islamici di Hamas dalla Striscia di Gaza.

L'ombrello antimissile, un sistema che permette agli israeliani di individuare e intercettare in aria i razzi sparati dai propri vicini di casa, fa gola anche ai tedeschi. È stato lo stesso cancelliere Olaf Scholz a spiegarlo all'emittente tedesca Ard. «Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo un vicino pronto a usare la violenza per far valere i propri interessi», ha affermato il leader socialdemocratico. La violenza sul fronte orientale al pari dei missili russi che dalle navi sul Mar Nero arrivano a colpire anche Leopoli, non lontano cioè dal confine fra Ucraina e Polonia, hanno creato un senso di inquietudine presso i tedeschi. Dallo scoppio della guerra fra Mosca e Kiev oltre un mese fa, Scholz ha fatto inversione a U rispetto alla tradizionale linea di apertura e amicizia alla Federazione Russa: messi i sigilli al gasdotto diretto russo-tedesco Nord Stream 2, ha scelto di guidare la rinascita della Germania anche sul piano militare dopo decenni di ruggine che ha corroso i velivoli e i blindati della Bundeswehr. Fra i 100 miliardi appena stanziati a favore della Difesa nazionale, il cancelliere ne vorrebbe dunque dedicare almeno un paio all'istallazione di un Iron Dome sui cieli tedeschi.

Berlino importerebbe una versione intermedia fra la cupola di ferro e la «fionda di Davide», un altro frutto degli ingegneri israeliani, calibrata sui missili con gittata fino a 5.500 km. «Il sistema israeliano Arrow 3 è una buona soluzione -, ha dichiarato alla Bild, Andreas Schwarz, relatore socialdemocratico del comitato Difesa in seno allo Commissione Bilancio del Bundestag - Potremmo anche estendere l'Iron Dome ai nostri Paesi vicini. In questo modo, giocheremmo un ruolo chiave nella sicurezza dell'Europa». Nella Germania post-bellica il Parlamento e non il governo ha sempre l'ultima parola in tema di Difesa, ma la via di Scholz verso l'ombrello missilistico è in discesa. Parlando da Israele, dove si trova insieme a una delegazione tedesca, la presidente della Commissione Difesa, la liberale Agnes Strack-Zimmermann, ha osservato come «un acquisto debba essere fatto molto rapidamente, ma anche discusso seriamente». Nulla osta anche dal presidente della Cdu Friedrich Merz: «È una risposta strategica che vale la pena considerare di fronte alla latente minaccia tramite la Russia anche al nostro Paese». Qualche riserva l'ha espressa Roderich Kiesewetter, responsabile Difesa dello stesso partito, secondo cui non è la Germania ma i Paesi Nato confinanti con la Russia ad avere bisogno di uno scudo spaziale.

Bild ha scritto che i cieli tedeschi potrebbero essere protetti da incursioni missilistiche già a partire dal 2025. Intanto il Pentagono annuncia l'invio in Germania di 6 aerei della Marina specializzati in guerra elettronica, insieme a 240 militari per rafforzare il fianco est della Nato.

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