Matteo Salvini non è Benito Mussolini, semmai è Diego Armando Maradona. Enrico Mentana gioca al gioco dei paragoni, analizzando il panorama politico italiano e la leadership del capo politico della Lega.
Intervistato da Pietrangelo Buttafuoco per Il Fatto Quotidiano, il direttore del telegiornale di La7 fotografa così il ruolo e l'operato del numero uno del Carroccio: "Salvini non è Benito Mussolini, non è insomma un ideologo, anzi: è a-ideologico. Il Duce prende il proprio Psi e ne fa una cosa nuova". E ancora: "Anche il leader della Lega fa del Carroccio di Umberto Bossi un soggetto a sua immagine e somiglianza, è vero, solo che un dato inedito gli impone un altro schema: il sorpasso delle passioni sulle pulsioni. La morte della passione, questo è il vero dato".
Da un Matteo a un altro Matteo, Renzi.
Il giornalista commenta causticamente la posizione dell'ex segretario del Partito Democratico, ormai in crisi di consenso e il cui indici di gradimento nell'opinione pubblica nostrana rimangono bassi: "Renzi per l'Italia è stata come una bella per un anziano: tre anni di giostra e poi, d'un colpo, l'inferno dell'abbandono".
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