Le grandi manovre del Pd: così punta alle poltrone

Le polemiche tra i democratici e il Carroccio stanno creando diversi problemi al governo Draghi, spesso costretto a mediare su posizioni spesso diametralmente opposte

Il segretario del Pd Enrico Letta
Il segretario del Pd Enrico Letta

È il momento delle scelte all’interno del Partito democratico, ancora in fibrillazione in seguito alle continue liti tra il segretario Enrico Letta e il leader della Lega Matteo Salvini. Nel Pd, oltre alle tensioni con gli alleati, c’è da governare il malcontento interno, soprattutto in vista delle decisioni da assumere per candidature alle prossime elezioni amministrative. L’ex ministro Roberto Gualtieri, come riporta Marco Antonellis sul quotidiano Italia Oggi, aspira da tempo a diventare il sindaco della Capitale ed è al lavoro per chiudere la partita sulla sua designazione a capo della coalizione. I giochi, però, non sono ancora fatti. Una serie di incastri potrebbe cambiare le carte in tavola.

Napoli potrebbe diventare il crocevia per la composizione di un puzzle complicato. Se Roberto Fico, sull’asse Pd-Movimento 5 Stelle, dovesse accettare la candidatura a sindaco della città partenopea si innescherebbe un effetto domino importante. Innanzitutto, si libererebbe la casella della presidenza della Camera dei Deputati, che sarebbe assegnata al ministro Dario Franceschini, ma, a quel punto, si potrebbe consolidare l’alleanza tra democratici e pentastellati. Letta e Giuseppe Conte avrebbero mano libera per chiedere un passo indietro a Virginia Raggi, favorendo la candidatura di Nicola Zingaretti. Un giro di nomine e designazioni complesso, ma che potrebbe rendere più forte il fronte anti Lega.

Lo scontro, in particolare, tra Pd e Carroccio sta creando diversi problemi al governo Draghi, costretto a mediare su posizioni spesso diametralmente opposte, come nel caso del coprifuoco o dello Ius soli. L’ultima polemica riguarda il cosiddetto “metodo Salvini”, così additato da Letta al premier Mario Draghi. Il segretario del Pd avrebbe chiesto "correttivi e rispetto dell'impegno comune a sostegno dell'esecutivo". Insomma, continuano rimbrotti e battibecchi all'interno di questo "matrimonio" problematico sin dall'inizio.

Il segretario del Carroccio ha subito risposto a tono al suo alleato. "Il 'metodo Salvini'? È la concretezza", ha infatti ribattuto Salvini.

"Stanotte ad esempio sono state approvate in commissione al Senato le proposte della Lega sui soldi per i genitori separati in difficoltà, sul riconoscimento ufficiale (dopo dieci anni di attesa) della Lingua italiana dei Segni, sull'abolizione del canone Rai per bar, ristoranti e alberghi, sui fondi per le Associazioni sportive. E a metà maggio, se i dati sanitari continueranno ad essere positivi come accade ormai da settimane, ci saranno riaperture, ritorno al lavoro, ripartenza e abolizione del coprifuoco".

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