La "guerra civile" spacca Seul: polizia contro le guardie di Yoon

Fallisce l'arresto. Gli agenti bloccati dai soldati, i supporter del presidente esultano davanti alla sua residenza. Lunedì arriva Blinken

La "guerra civile" spacca Seul: polizia contro le guardie di Yoon
00:00 00:00

Fino a qualche tempo fa il nuovo anno iniziava nella penisola coreana con le diavolerie di Kim Jong-un, che da Pyongyang sfidava il mondo con il lancio di qualche missile balistico. Il 2025 si sta aprendo invece con la crisi che sta attanagliando Seul, reduce da un tentato golpe, e come se non bastasse, da un disastro aereo che ha provocato 179 morti. Se alle nostre latitudini diventa quasi naturale in questi giorni accostare la Corea del Sud alla serie di successo globale Squid Game, il pericoloso vuoto di potere che si sta creando a Seul non è un gioco, per quanto distopico. Anche se il clima surreale che sta vivendo il Paese in queste settimane è stato in qualche modo anticipato proprio dalla serie tv, che il regista Hwang Dong-hyuk simpatizzante del Partito Democratico anti-Yoon Suk-yeol, ha costruito attorno alle ingiustizie sociali che stanno divorando il Paese.

In cima alla piramide c'è proprio il deposto presidente, rintanato nella sua residenza, che ha resistito ieri per il secondo giorno consecutivo al suo arresto, promettendo di combattere fino alla fine contro le autorità che cercano di interrogarlo sul tentativo fallito di imporre la legge marziale. Yoon è stato sospeso dal potere dopo che durante una crisi politica aveva dichiarato il 3 dicembre scorso lo stato di emergenza e la legge marziale, poi revocati frettolosamente all'alba del giorno successivo. Il Corruption Investigation Office (Cio), che sta seguendo le indagini, ha tempo fino a lunedì per eseguire l'arresto.

La polizia e gli investigatori anticorruzione (circa 100 elementi) hanno provato a entrare nella residenza presidenziale di Seul poco dopo le 6 di mattina, le 22 italiane, ma sono stati bloccati da un'unità militare di circa 200 uomini, e prima ancora da un autobus parcheggiato di traverso. Nel frattempo il team di avvocati di Yoon ha presentato alla Corte costituzionale un'ingiunzione per sospendere il mandato.

Davanti alla residenza centinaia di sostenitori si sono radunati per bloccare le forze dell'ordine, mostrando cartelli con su scritto «Stop the Steal», letteralmente «fermate il furto», una citazione dello slogan lanciato dai sostenitori di Trump dopo la sconfitta alle elezioni del 2020.

Yoon sfrutta un sistema che lui stesso ha ideato per non finire in manette: nei mesi precedenti al tentato golpe si è circondato di amici intimi e lealisti, piazzandoli in posizioni di potere. Una di queste persone è Park Jong-joon, il capo del team di sicurezza nazionale, che ha assunto l'incarico a settembre. In un volantino distribuito nelle strade della capitale Yoon sostiene che la Corea del Sud «è in pericolo a causa di forze interne ed esterne che minacciano la sua sovranità. Prometto di combattere al vostro fianco fino alla fine per proteggere questa nazione».

Park Chan-dae, leader del Partito Democratico all'opposizione, ha criticato il presidente deposto per non aver mantenuto la promessa di assumersi la responsabilità legale e politica del tentato colpo di stato, esortando la polizia a rinnovare i tentativi di arrestarlo.

E mentre domani arriverà il Segretario di stato Usa Antony Blinken, che lunedì incontrerà il ministro degli Esteri Cho Tae-yul lunedì, da Pyongyang Kim Jong-un se la ride e affida all'agenzia di stampa Kcna un messaggio dai toni ironici nel quale invita la Corea del Sud «a uscire dalla paralisi e dal caos», dichiarando di essere «disposto a dare una mano».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica