L'Associazione nazionale presidi, insieme a Coordown - il Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di down, ha denunciato il ritardo delle vaccinazioni degli studenti disabili: «Nonostante la recente inclusione dei familiari conviventi dei disabili gravi tra le categorie prioritarie ad opera del ministero della Salute, alcune Regioni tardano ad allinearsi a queste indicazioni mentre in alcuni territori non sono ancora iniziate neppure le vaccinazioni per le persone over 16 con fragilità e disabilità in situazione di gravità». Sono 18.765 i nuovi casi di coronavirus in Italia. Sale così ad almeno 3.419.616 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall'inizio dell'epidemia. I decessi di ieri sono 551, mai così tante dalla fine di gennaio. Mentre il tasso di positività è 5,6% (l'approssimazione di 5,59%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 5 sono risultati positivi; lunedì era 8,2%.
Più contagi in 24 ore rispetto al giorno prima, a fronte di più tamponi. Questo si verifica ogni martedì per effetto di un aumento delle analisi. La curva mantiene il suo andamento altalenante, mentre il rapporto di casi su test scende al 5,6% dall'8,2% di lunedì. Ma dal confronto con lo scorso martedì quando sono stati registrati +20.396 casi con un tasso di positività del 5,5%, sembra che lo scenario migliori un po', i nuovi positivi sono di meno. Il picco della curva potrebbe essere stato superato. La Lombardia torna a essere la regione più colpita per numero di nuovi positivi. Sopra quota 2 mila c'è soltanto il Piemonte. Drammatico e alto rimane il numero dei decessi quotidiani: per vedere un dato simile bisogna andare indietro al 26 gennaio, quando i lutti nel bollettino sono stati 541. Senza dimenticare che il 16 marzo i decessi sono stati più di 500, per la precisione 501. Questo triste dato sarà l'ultimo a scendere, dopo i casi e le degenze.
Prosegue l'aumento della pressione sul sistema sanitario. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono +379, per un totale di 28.428 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono +36, portando il totale dei malati più gravi a 3.546. La variazione dei posti letto occupati, in area critica e non, indica il saldo tra i pazienti usciti e quelli entrati nelle ultime 24 ore.
Dopo essere uscito dal lockdown il 6 marzo il comune di Bono, nel Sassarese, torna in zona rossa. Il sindaco Elio Mulas ha annunciato su Facebook nuove restrizioni fino al 6 aprile. «Sappiamo di chiedere un ennesimo, dolorosissimo, sacrifico a tante famiglie e attività, e auspichiamo che la Regione ci possa supportare una volta che, terminata l'emergenza sanitaria, dovremo affrontare quella economica».
Bono è il sesto comune sardo in
lockdown. Preoccupazione anche a Firenze, «C'è una tendenza di crescita dei contagi nell'area fiorentina, siamo vicini ai 400 casi positivi al giorno», ha detto il sindaco Nardella. «Mai così vicina a essere zona rossa».
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