Immigrati, la bozza della Ue: "Accogliere sarà obbligatorio"

Gli immigrati saranno "spartiti" tra tutti gli Stati. E i rifugiati politici potranno spostarsi liberamente in tutta l'Unione europea

Immigrati, la bozza della Ue: "Accogliere sarà obbligatorio"

Mercoledì la Commissione europea approverà la nuova Agenda sull'immigrazione. La bozza è già pronta e, come anticipa Repubblica, contiene una vera e propria inversione di rotta nel contrasto agli sbarchi clandestini per prevenire altre stragi nel Mediterraneo. Il docimento, che potrebbe ancora essere ritoccato, introduce l'obbligo per tutti i Paesi dell'Unione europea di accogliere chi sbarca sulle coste italiane, le missioni nei porti libici per distruggere o sequestrare i barconi agli scafisti, gli aiuti economici ai Paesi africani di transito e la Blu Card europea per allargare le maglie dell'immigrazione regolare.

Una volta incassato il via libera della Commissione europea, la nuova Agenda sull'immigrazione dovrà essere approvata dal Consiglio europeo e dal Parlamento di Strasburgo. La strada, quindi, è tutta in salita. Anche perché sono molti i Paesi che preferiscono politiche più restrittive. La bozza, invece, propone di creare un sistema di quote per ripartire i clandestini già presenti sul suolo dell'Unione europea. In questo modo verrebbero, finalmente, svuotati i centri di prima accoglienza italiani che oggi sono al collasso. Se, poi, a un immigrato verrà riconosciuto lo status di rifugiato, questo potrà spostarsi liberamente all'interno dell'Unione europea. È poi allo studio della Commissione l'istituzione di una sorta di Blu Card per favorire l'immigrazione regolare identificando specializzazioni e professionalità richieste.

Nella bozza dell'Agenda sull'immigrazione c'è poi tutto un capitolo dedicato al contrasto degli sbarchi. L'Ue punta ad avviare una missione militare per sequestrare e affondare i barconi degli scafisti. Per farlo le navi europee potranno andare a stanare i mercanti di uomini fino ai porti libici, quindi in acque territoriali libiche, un'eventualità che non trova d'accordo il governo di Tripoli. L'ambasciatore libico all'Onu, Ibrahim Dabbashi, ha già fatto sapere che la Libia non avvallerò interventi europei nelle sue acque. Per ovviare a questo stop l'Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Federica Mogherini, sta facendo pressioni sul Consiglio di Sicurezza per incassare il via libera alla missione.

Infine, c'è pure un capitolo economico. Come già annunciato nelle scorse settimane, l'Ue triplicherà i soldi da destinare a Frontex per la missione Triton nel Canale di Sicialia e stanzierà aiuti economici per Paesi, come il Sudan, l'Ehitto, il Ciad e il Niger.

L'obiettivo della Commissione europea è, da una parte, evitare nuovi stragi nel Mediterraneo e, dall'altra, contrastare la fame e la povertà che, insieme alla guerra e alle persecuzioni, sono tra le cause dell'immigrazione.

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