Investì una ragazza incinta: preso straniero senza patente

Il 28enne marocchino inchiodato dalle telecamere La piccola Sofia, nata d'urgenza, è ancora molto grave

Investì una ragazza incinta: preso straniero senza patente

Torino - È un giovane di origini marocchine, senza patente, il pirata della strada che una settimana fa ha investito sulle strisce pedonali, Elena Tugui, 19 anni, alla trentottesima settimana di gravidanza che, per lo choc ha rischiato di perdere la sua bambina, fatta nascere con il parto cesareo prima del tempo.

Samir Ouelmes, 28 anni, residente a Piossasco, nel Torinese, ma originario del Marocco, è stato individuato ed arrestato dagli agenti municipali di Orbassano che in pochi giorni - insieme ai colleghi delle città vicine - hanno visionato decine di video e migliaia di fotogrammi ripresi dalle telecamere della zona e sono così riusciti a risalire a Samir Ouelmes, fuggito dopo aver investito la donna incinta che insieme a suo marito stava attraversando la strada dopo aver fatto la spesa in un supermercato vicino.

Dopo un falso allarme alcuni giorni fa, quando era stata individuata una vettura di color scuro che secondo le analisi degli investigatori poteva essere compatibile con quella dell'automobilista che aveva travolto la diciannovenne, gli inquirenti sono arrivati al colpevole. In effetti dai filmati erano emersi elementi concreti del passaggio di un'auto scura, compatibile con il modello cercato e anche gli orari di transito sotto gli occhi elettronici combaciavano con quello dell'investimento. Il proprietario è stato sentito, così come le altre persone che potevano avere accesso alla vettura, ma tutti sono risultati estranei all'incidente.

Poi la svolta nella ore successive: la vettura, con vistosi danni compatibili con l'incidente, è stata individuata nascosta in un garage. Dopo un lungo appostamento, la polizia municipale ed i carabinieri hanno fermato il giovane di origini magrebine, che poi, messo alle strette, ha confessato. Samir Ouelmess, nato a Pinerolo da madre italiana e padre del Marocco ora si trova nel carcere di Torino.

L'incidente era avvenuto a mezzogiorno sulla circonvallazione di Orbassano, alla rotonda di Tetti Francesi, frazione alla periferia di Rivalta. Subito soccorsa, la diciannovenne era stata portata all'ospedale Cto di Torino, dove i medici le avevano diagnosticato la frattura di una clavicola.

Attraverso l'ecografia, però si erano accorti che il feto, alla 38esima settimana, si trovava in sofferenza non per le lesioni riportate durante la caduta ma per la mancanza di ossigeno dovuta allo choc subito dalla madre. Per questo i medici sono intervenuti con un parto cesareo d'urgenza, per poi ricoverare la piccola - di oltre tre chili di peso e che i genitori hanno chiamato Sofia - in terapia intensiva presso l'ospedale Regina Margherita. Le sue condizioni sono ancora considerate critiche dai medici.

Accanto a lei e alla giovane mamma, c'è sempre stato Marius Stan, che al momento dell'incidente si trovava a pochi passi di distanza dalla moglie e la sua testimonianza si è rivelata preziosa per rintracciare il colpevole.

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