Ira ucraina sul Cio. "No russi ai Giochi"

Durissimo botta e risposta tra Kiev il comitato olimpico internazionale. «Il Cio è promotore di guerra, omicidi e distruzione», ha detto il braccio destro di Zelensky Mychailo Podolyak, che ha contestato la mancata esclusione di atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi 2024. «Il Cio osserva con piacere la distruzione dell'Ucraina da parte della Federazione russa e offre quindi alla Russia una piattaforma per promuovere il genocidio e incoraggia le loro ulteriori uccisioni. I soldi russi comprano l'ipocrisia olimpica, vero signor Bach?», dice rivolgendosi al presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach. Durissimo anche il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba: «La Russia ha vinto 71 medaglie alle olimpiadi di Tokyo, 45 sono state vinte da atleti che sono anche membri del Club centrale sportivo dell'esercito russo. L'esercito che commette atrocità, uccide, stupra e saccheggia. Questi sono quelli che l'ignorante Cio vuole mettere sotto una bandiera bianca per farli gareggiare».

Pronta è arrivata la replica da parte del Cio che un comunicato ufficiale attacca: «Il Comitato olimpico internazionale respinge nei termini più forti possibili questa e altre dichiarazioni diffamatorie che non possono servire da base per una qualsiasi discussione costruttiva», la replica del Cio. Le Olimpiadi hanno vissuto diversi boicottaggi. I più famosi sono Mosca 1980 e Los Angeles 1984. In Urrs non andarono i Paesi che condannarono l'invasione sovietica in Afghanistan, negli Stati Uniti invece le Nazioni del blocco sovietico. Il Cio vorrebbe in qualche modo consentire la partecipazione ai Giochi degli atleti con passaporto russo e bielorusso, secondo rigide condizioni.

Su tutte, la partecipazion e in qualità di «atleti neutrali», sotto l'acronimo «Ioa», ovvero atleti olimpici indipendenti, con tute di colore bianco, senza inno e sotto i colori del Cio. Un'ipotesi duramente contestata da Kiev e che farà discutere duramente fino al via delle prosime Olimpiadi.