C'è la popolazione stremata dai bombardamenti, che ieri pesanti, con 13 raid, hanno colpito nuovamente Kherson, la città liberata dagli ucraini dall'occupazione russa, dove sono morte almeno 4 persone e sono decine i feriti, mentre altre sei vittime si registrano nel resto del Paese. Ci sono il buio e il gelo, con Kiev senza riscaldamento e il 70% delle case senza luce, mentre nelle sale operatorie degli ospedali, per aggirare i blackout, si va avanti con le torce e le autorità corrono contro il tempo per ripristinare i servizi essenziali e ricollegare alla rete elettrica le centrali, in tre casi con successo. Infine c'è l'incubo peggiore: «Gli attacchi russi alle centrali nucleari ucraine creano «un reale pericolo di catastrofe nucleare», secondo il capo dell'agenzia ucraina per l'Energia atomica, Energoatom.
In Ucraina è un nuovo giorno di guerra, paura, sofferenza e dolore. Tirano invece un sospiro di sollievo le famiglie di un centinaio di soldati. Ieri è avvenuto infatti uno scambio di prigionieri tra le parti in conflitto. Il ministero della Difesa in Russia ha annunciato la liberazione di 50 prigionieri di guerra da parte dell'Ucraina nel quadro di uno scambio di prigionieri. Poco prima il leader filorusso della repubblica di Donetsk aveva reso noto che anche la Russia avrebbe rilasciato 50 soldati ucraini catturati.
Dalla Russia, il presidente Vladimir Putin annuncia che è necessario «non solo aumentare il volume, ma anche la qualità» dei sistemi d'arma forniti dall'industria bellica alle forze armate. Lo ha detto in una riunione del Consiglio di coordinamento per le iniziative sulla «operazione militare». «Per questo - ha aggiunto il presidente, citato dall'agenzia Ria Novosti - è così importante la comunicazione diretta tra i produttori e coloro che usano questi equipaggiamenti».
L'annuncio tradisce non solo l'ostinazione di Putin in questa guerra ma anche l'ammissione indiretta delle difficoltà incontrate dall'esercito di Mosca sul campo. E il presidente, in queste ore, deve anche fare i conti con le madri dei militari inviati al fronte. Il leader russo ha evitato il confronto con le mamme che lo accusano di averle escluse da un incontro in programma oggi al Cremlino con i familiari dei militari. «Vladimir Vladimirovich ha il coraggio di guardarci negli occhi, non negli occhi delle madri e donne scelte ad hoc, ma di donne reali, che sono arrivate da diversi luoghi del Paese per incontrarla?», ha dichiarato Olga Tsukanova, presidente del Consiglio delle mogli e madri, in un video su Telegram.
Il quotidiano Moscow Times ricorda le critiche in diretta tv di cui fu vittima Putin quando dopo l'inabissamento del sottomarino Kursk, dopo giorni dalla tragedia, si recò a Murmansk a incontrare i familiari delle vittime, sottolineando che probabilmente il presidente russo vuole evitare il ripetersi di una situazione come quella. Ma in questo caso, le madri hanno raggiunto Mosca: «Siamo qui, pronte a incontrarla. Stiamo aspettando la sua risposta. O continuerà a nascondersi?», ha scritto Tsukanova.
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