L'illiberale YouTube censura il pensiero del liberale Martino

"La Rete ci renderà liberi" è il motto in cui tutti, più o meno, abbiamo creduto. E non solo all'inizio. Poi, cautamente, col tempo, abbiamo dovuto ricrederci

L'illiberale YouTube censura il pensiero del liberale Martino

«La Rete ci renderà liberi» è il motto in cui tutti, più o meno, abbiamo creduto. E non solo all'inizio. Poi, cautamente, col tempo, abbiamo dovuto ricrederci. Oggi nella Rete combattiamo contro le fake news, la disinformazione, la propaganda. E la censura. Un episodio che fa già scuola è quello successo nelle ore scorse alla Fondazione Einaudi. Ed è bene rimarcare il nome del pensatore al quale è intitolata: Luigi Einaudi, membro dell'Assemblea Costituente, intellettuale ed economista di fama mondiale, uno dei padri della Repubblica italiana, esponente del pensiero liberista. La quintessenza insomma dell'idea di libertà. Bene. Dal canale YouTube della Fondazione (poi oscurato una settimana per punizione) è stato rimosso un video con l'ultima ultima lezione tenuta alla «Scuola di liberalismo» da Antonio Martino, morto un anno fa. Era una commemorazione.

Politico ed economista, liberale di ferro, e che ebbe come maestro il premio Nobel per l'Economia Milton Friedman, Martino in un passaggio del video esprimeva la sua posizione critica sulla gestione della pandemia da parte del governo italiano allora in carica. Ma - così si legge nella mail inviata alla Fondazione Einaudi - «YouTube non ammette affermazioni relative ai vaccini per il Covid-19 che contraddicono il parere di esperti appartenenti ad autorità sanitarie locali o all'Oms». Insomma: sia oscurato colui che osa non allinearsi al pensiero unico. La Rete, come si vede, può essere l'inferno. Da notare che la posizione della Fondazione Einaudi sul vaccino e sul green pass è sempre stata più che ortodossa, peraltro: ha sostenuto la campagna vaccinale e seguito le prescrizioni sul green pass anche a costo di riceve contestazioni dagli «ultra liberali»... Ma, ecco il punto, la Fondazione - in pieno spirito liberale - ha dato voce anche alle idee diverse di Antonio Martino. Tanto è bastato all'illiberale YouTube per permettersi di dare lezioni di libertà a «casa Einaudi». E non è neppure il caso di commentare.

Basta la dichiarazione del presidente della Fondazione, Giuseppe Benedetto. «Non faremo ricorso perché non vogliamo neanche confrontarci con chi scrive pericolose bestialità». Per quanto ci riguarda, aspettiamo che sia riattivato il canale per mettere un «like».

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