L'influencer Guendalina contro l'ex marito: "Presa a bastonate"

Bastonata ed inseguita con una mazza da baseball dall'ormai ex marito che la picchiava anche mentre allattava

L'influencer Guendalina contro l'ex marito: "Presa a bastonate"

Bastonata ed inseguita con una mazza da baseball dall'ormai ex marito che la picchiava anche mentre allattava. L'influencer ed ex concorrente del Grande Fratello e dell'Isola dei Famosi, Guendalina Tavassi, ha raccontato davanti ai giudici del Tribunale Monocratico di Roma i ripetuti episodi di violenza subiti in casa tra il 2015 e il 2021, quando era ancora sposata con l'imprenditore 38enne Umberto D'Aponte, con il quale ha avuto due figli, e che oggi è imputato per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e danneggiamento.

Una relazione cominciata nel 2013 che per la Tavassi è stato un vero incubo: «Era un continuo minacciarmi e denigrarmi». Scatti d'ira, liti furibonde e danni fisici. La showgirl ha raccontato di quando durante una discussione l'ex marito avrebbe rotto il vetro di una finestra e i pezzi sarebbero finiti nella culla del bambino, di quando gli avrebbe rotto il naso lanciandogli addosso le chiavi della macchina e di quando l'uomo avrebbe simulato un attacco epilettico come reazione alla sua decisione di mettere fine al rapporto. Le aggressioni sarebbero cominciate dopo la nascita del secondogenito: «Prima lui veniva a Roma solo nel weekend, ma quando si è trasferito sono iniziati i problemi: svariati tradimenti ed episodi di violenza dovuti alla gelosia era un continuo minacciarmi e denigrarmi anche davanti ai bimbi. Mi diceva che dovevo morire».

In qualche occasione sono intervenute le forze dell'ordine. La Tavassi ha chiesto un ordine restrittivo nei confronti dell'ex, che poi ha violato le limitazioni dei contatti finendo in carcere.

Talvolta i figli avrebbero assistito agli episodi di violenza: «Avevo paura per i miei bambini, che chiedevano al papà di fermarsi e piangevano. Lui faceva cose pericolose e non sapevo come fermarlo. Quando mi ha rotto il naso e sanguinavo mio figlio ha chiesto aiuto ai vicini urlando: Mamma sta morendo. Mi volevano ricoverare, ma sono voluta tornare a casa».

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