Il presidente francese Emmanuel Macron decide di rispondere in modo chiaro alle manifestazioni anti-francesi degli ultimi giorni e al tourbillon di critiche di gran parte del mondo arabo e musulmano dopo la pubblicazione da parte di Charlie Hebdo di una vignetta che ironizzava sul leader turco Erdogan. Lo scontro ha innescato una campagna sanguinosa. Giovedì un jihadista ha ucciso tre persone in una basilica a Nizza. E ieri un prete ortodosso è stato ferito a colpi di fucile a Lione. Macron ha affrontato l'onda d'odio contro la sua nazione. E lo ha fatto con una intervista al Palazzo dell'Eliseo di 55 minuti con il corrispondente in Francia della tivù qatarina Al Jazeera, molto vicina alle posizioni del presidente turco. «Capisco che si possa essere in stato di choc a causa delle caricature, ma non accetterò mai che si possa giustificare la violenza», ha affermato con fermezza il presidente francese, ma ha poi aggiunto: «Considero nostra vocazione proteggere le nostre libertà e i nostri diritti».
É la prima intervista concessa dal leader dall'inizio delle manifestazioni antifrancesi e dopo la decapitazione dell'insegnante Samuel Paty che aveva mostrato le vignette che prendevano in giro il Profeta alla sua classe, in una lezione sulla libertà di espressione. Macron nell'intervista ha precisato però che «le caricature non sono un progetto del governo, ma sono provenienti da giornali liberi e indipendenti non affiliati al governo». «Oggi nel mondo ci sono persone che distorcono l'Islam - ha poi continuato - e in nome di questa religione che pretendono di difendere, uccidono, massacrano». «Più dell'80% delle vittime del terrorismo sono musulmani e questo è un problema per tutti noi», ha infine sottolineato.
Il 22 ottobre, durante l'omaggio nazionale a Samuel Paty Macron aveva dichiarato: «Difenderemo la libertà e promuoveremo la laicità, non rinunceremo a caricature, disegni, anche se altri si ritireranno». Il presidente ha però affermato nell'intervista che le sue dichiarazioni a proposito delle vignette sono state «manipolate». Le imponenti manifestazioni antifrancesi sono state fomentate da «leader politici e religiosi» che hanno lasciato intendere che tali disegni fossero «un'emanazione del governo francese».
Il canale del Qatar fa parte dei media «dove le sue parole sul separatismo delle frange più estremiste dell'islam in Francia sono state distorte, sono diventate persino caricaturali», spiegano nell'entourage del presidente. Macron ha colto anche l'occasione per ribadire la sua volontà di combattere il terrorismo sul territorio nazionale, e ha negato di voler stigmatizzare i musulmani.
Una risposta netta a tutti i capi di Stato o di governo che lo hanno accusato di tali intenzioni nelle ultime settimane. Macron ha condannato il «comportamento» bellicoso di Erdogan ma si è augurato che si possa arrivare a una riappacificazione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.