Mameli, la rock star del Risorgimento. Tutta da riscoprire

Fra le tante figure che la storia d'Italia ha travolto annebbiandone i contorni, ce n'è una che noi italiani conosciamo a memoria

Mameli, la rock star del Risorgimento. Tutta da riscoprire
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Fra le tante figure che la storia d'Italia ha travolto annebbiandone i contorni, ce n'è una che noi italiani conosciamo a memoria. Senza conoscerla affatto. Perfino quando cantiamo il suo inno: che non s'intitola Inno di Mameli; ma Canto degli italiani. «Scritto in pochi giorni, sotto l'impulso di una frenesia patriottica, e l'urgenza di un uso immediato racconta il regista Luca Lucini -. E divenuto solo molto dopo inno provvisorio della Repubblica Italiana. Ma riconosciuto come definitivo soltanto nel 2017».

La storia di Goffredo Mameli, genovese, poeta, ventenne «ardente come una rockstar, e morto giovane come un mito», è troppo poco conosciuta e troppo simile a un romanzo, breve e bruciante, perché Rai Fiction non decidesse di farne una serie. E Mameli Il ragazzo che sognò l'Italia (lunedì 12 e martedì 13 su Raiuno, per la regia di Lucini con Ago Panini) «ne racconta la breve vita e tumultuosa esistenza. E, attraverso di essa, gli anni che dal 1847 al 49 fecero da laboratorio politico, creativo e sociale per quell'unità d'Italia che si realizzerà solo dodici anni dopo, nel 1861». Ha appena 19 anni, Goffredo (interpretato da Riccardo De Rinaldis Santorelli), quando s'innamora della marchesina Geronima Ferretti (Barbara Venturato) e, contemporaneamente, viene introdotta da Nino Bixio nella società segreta genovese Entelema. Se l'amore è contrastato l'azione politica si fa talmente tumultuosa da ispirargli l'Inno che, su musica dell'amico Michele Novaro, diverrà l'anima della grande manifestazione dell'Oregina, dove sarà intonato da oltre trentamila persone. «E in seguito, dovunque andasse, Goffredo lo sentiva cantare racconta il produttore Agostino Saccà- E si stupiva lui stesso di come quell'inno, scritto in una forma volutamente semplice, avesse fatto subito centro».

Quanto alle forzose polemiche che hanno, ancora una volta, imputato la scelta del soggetto alle suggestioni dell'attuale governo, «Abbiamo già detto che il progetto di Mameli risale ad un anno e mezzo prima dell'insediamento del presidente Meloni osserva la direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati - E comunque l'Inno di Mameli non è né di destra né di sinistra. È di tutti».

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