New York. Ventenne, appassionato di armi, con presunte inclinazioni suprematiste e una irrefrenabile voglia di combattere le cospirazioni del «deep state». É questo il profilo della talpa che avrebbe diffuso i dossier segreti del Pentagono sulla guerra in Ucraina: nome in codice, «OG». Il Washington Post ha parlato con un giovane membro della chat sulla piattaforma online Discord, sulla quale sono finiti i documenti: la fonte ha meno di 18 anni, ha tenuto «lunghe interviste» a condizione di anonimato con il consenso della madre, e il suo racconto è stato poi avvalorato da una seconda fonte. Entrambi hanno detto di conoscere il vero nome di «OG» e lo stato in cui vive e lavora, ma hanno rifiutato di condividere queste informazioni. Poche ore dopo la pubblicazione della loro ricostruzione, tuttavia, diverse persone a conoscenza dell'indagine hanno riferito che il maggiore sospettato dei leaks è un membro di 21 anni dell'ala dell'intelligence della Massachusetts Air National Guard, di nome Jack Teixeira, arrestato ieri pomeriggio dall'Fbi.
Mentre il Pentagono prosegue la sua inchiesta, precisando che si tratta di un «deliberato atto criminale», il presidente Joe Biden si è detto «preoccupato» per la fuga di documenti classificati, ma non vede rischi immediati. Teixeira è arruolato nel 102º Intelligence Wing, e pur essendo un giovane membro dell'esercito aveva accesso a informazioni altamente sensibili grazie al suo ruolo di tecnico informatico all'interno dell'organizzazione militare. Il Wp spiega che la chat a inviti su Discord su cui sono stati diffusi i documenti top secret si era formata durante la pandemia e raccoglieva una ventina di persone per lo più adolescenti in cerca di compagnia durante il lockdown. Ragazzi uniti dal reciproco amore per le pistole, l'equipaggiamento militare in genere e la fede in Dio. Si parlava soprattutto di videogiochi e argomenti simili e nessuno prestò molta attenzione quando l'anno scorso «una persona che si faceva chiamare OG ha pubblicato un messaggio in gergo militare pieno di strani acronimi».
«Le parole non erano familiari ai più - riferisce la fonte - e poche persone hanno letto quel lungo post». Ma il gruppo riveriva «OG», il loro leader più anziano che affermava di conoscere segreti nascosti dal governo alle persone comuni. Il testimone comunque ha letto attentamente quel primo messaggio e «le centinaia di altri che ne sono seguiti regolarmente per mesi», sottolineando come «sembrassero trascrizioni quasi letterali di documenti riservati dell'intelligence, che OG sosteneva di aver portato a casa dopo il suo lavoro in una base militare». Il giovane raccontava di trascorrere almeno parte della sua giornata all'interno di una struttura sottoposta a severe misure di sicurezza, dove erano proibiti i cellulari e altri dispositivi elettronici che potevano essere utilizzati per rubare informazioni top secret. Lui però sarebbe riuscito ad annotare a mano alcuni dei documenti dattiloscritti. «È una persona intelligente. Sapeva cosa stava facendo quando ha pubblicato questi documenti. Di certo non si è trattato di fughe accidentali di notizie», fa sapere ancora la fonte. Uno dei membri del gruppo online, comunque, spiega che OG «non è un agente russo nè un agente ucraino», e nemmeno un nuovo Snowden. Secondo la sua versione, il ragazzo voleva solo indottrinare i seguaci, tanto che quando ha visto le sue informazioni rimbalzare fuori dal server è andato nel panico.
Il canale su cui pubblicava i documenti si chiamava «orso contro maiale» a significare, per la fonte, ostilità verso entrambe le parti. OG però aveva anche una visione complottista del governo americano e in particolare delle forze dell'ordine e della comunità dell'intelligence, considerata una forza che cerca di opprimere i cittadini e tenerli all'oscuro di «verità orribili».
Il Wp ha inoltre visionato un video in cui la presunta talpa si trova in un poligono di tiro con indosso occhiali di sicurezza, paraorecchie e impugna un grosso fucile, urlando alla telecamera una serie di insulti razzisti e antisemiti prima di sparare diversi colpi contro un bersaglio.
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