"Mascherine alla maturità". Ma niente obbligo al voto

Il Tar boccia il ricorso Codacons per gli esami di fine anno. Il Viminale: dispositivi raccomandati

"Mascherine alla maturità". Ma niente obbligo al voto

Niente da fare. Il milione di studenti che devono affrontare gli esami di terza media e di maturità dovranno farlo con le mascherine. Così ha deciso il Tar che ha respinto il ricorso avanzato dal Codacons contro l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale per gli esami di stato. Con buona pace del caldo asfissiante e della tensione che in certi casi può giocare anche brutti scherzi.

Non sarà così per gli elettori italiani che, invece, potranno andare alle urbe per il doppio appuntamento con le amministrative e il referendum sulla giustizia, anche senza indossare i dispositivi di portezione individuale. Le mascherine «saranno fortemente raccomandate» fa sapere il Governo. «Meglio tardi che mai - esulta il leader della Lega Matteo Salvini, che ha annunciato di aver depositato nel pomeriggio il ricorso al Tar del Lazio per evitare l'obbligo di mascherine al voto «ennesima presa in giro anti-scientifica e anti-democratica». Nel pomeriggio il senatore Maurizio Gasparri (Udc) aveva lanciato l'ennesimo appello al governo: «Mi auguro che il governo faccia una riflessione sull'uso delle mascherine in occasione delle elezioni amministrative e delle consultazioni referendarie. Mi auguro che ci sia un approfondimento per consentire comunque ai cittadini di partecipare alle operazioni elettorali». La preoccupazione? Chi avesse dimenticato la mascherina ai seggi, non avrebbe potuto esercitare il proprio diritto - dovere.

Per quanto riguarda la maturità doppia la difficoltà che si troveranno ad affrontare quasi mezzo milione di studenti di tutta Italia dal 22 giugno: due prove scritte più l'orale in presenza, esattamente come succedeva nel 2019 nell'ultimo esame di Stato pre pandemia. Con la mascherina. Così i 539mila studenti delle scuole superiori di primo grado, che dalla fine della scuola ed entro il 30 giugno si cimenteranno con gli esami di terza media: due le prove scritte (di italiano e di matematica), a cui seguirà un colloquio orale.

Il Tar del Lazio, con la sentenza 7451 depositata ieri pomeriggio ha respinto il ricorso proposto dal Codacons contro l'ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2022 ed ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del decreto 24 del 2022, convertito in legge, il quale ha stabilito che l'utilizzo delle mascherine, tra gli altri, continua a essere obbligatorio, per gli studenti, fino al 31 agosto 2022. La sentenza ha chiarito che l'ordinanza del Ministero in realtà non prevedeva l'obbligo di mascherine per gli studenti, poi introdotto dalla disposizione legislativa. I giudici amministrativi hanno sottolineato che una eventuale anticipazione della cessazione di tale obbligo necessita di «un apposito decreto-legge, attesa l'inidoneità di un'ordinanza ministeriale a disporre in senso difforme a quanto previsto in apposita disposizione di rango legislativo, in mancanza di una norma che lo consenta espressamente». Il Tar ha anche dichiarato, per ragioni processuali, priva di presupposti la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Codacons sul decreto.

«Gravissima ed errata» la sentenza per il Codacons che

sottolinea che si tratta di «una decisione che dimostra come il Tar non abbia compreso che la legge ha integrato l'ordinanza impugnata, per cui il ricorso doveva essere proposto proprio contro quella ordinanza ministeriale».

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