"Christine Lagarde va rimossa. Ieri pomeriggio la presidente della Banca centrale europea ha fatto una gaffe, che probabilmente non avrei fatto io che non faccio il suo lavoro". Così Giorgia Meloni va all’attacco frontale del numero uno della Bce, che nella giornata di ieri si è resa protagonista di uno scivolone che ha affossato ulteriormente l’Italia in Borsa, in piena emergenza coronavirus.
Facciamo un passo indietro e spieghiamo. In una conferenza stampa, la francese che siede sulla poltrona più prestigiosa della Banca centrale dell’Unione Europea, ha dichiarato: "Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per questi problemi". Un’uscita che tradotta, in soldoni, significa che l’organo di cui è numero uno non avrebbe intenzione di cavare fuori il coniglio dal cilindro, proponendo una soluzione per la crisi economica che si è innescata per colpa della pandemia da Covid-19.
Il risultato? Impennata dello spred che ha fatto crollare le Borse, in primis quella di Milano, facendo fare "boom" al differenziale di rendimento tra i nostri Btp e i Bund tedeschi (di riferimento). Insomma, nel momento più difficile per il Belpaese, tutto fuorché un aiuto. Poi la transalpina ha corretto il tiro e ci ha messo una pezza. E almeno questa mattina Piazza Affari ha aperto mettendo il turbo. Ma l’errore marchiano non si cancella
Questa mattina, ospite della trasmissione Radio Anch’io su Radio Uno, il capo politico di Fratelli d’Italia se l’è presa con la diretta interessata, rimpiangendo l’ex presidente Mario Draghi: "Una gaffe che il nostro Draghi non avrebbe mai fatto e che comunque non avrebbe fatto nemmeno una persona che non ha le competenze di Christine Lagarde". Ma non è tutto. Già, perché la leader di FdI si è detta non così sicura che lo scivolone del presidente della Bce sia stato non voluto: "Ma siamo proprio sicuri che quella sia stata una gaffe? Perché è talmente incredibile che la governatrice della Bce possa dire una cosa così cretina, in un momento così tragico, che a me francamente viene anche il dubbio. Siccome tutti sappiamo che spesso l'Italia viene vista non dico come il nemico ma come un problema, che non vorrei che ci siano dei riferimenti non esattamente europei ma magari nazionali…".
La sparata della Lagarde è stata duramente criticata anche dal leader della Lega Matteo Salvini, che ne invoca le dimissioni in quanto responsabile del crollo di Piazza Affari.
Sulla stessa linea anche il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani: "Per carità, ridateci Mario Draghi. Di fronte a una crisi peggiore di quella del 2008, non abbiamo bisogno di un Don Abbondio come presidente della Banca Centrale Europea…".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.