I toni di gloria del Partito democratico vanno ridimensionati: il bilancio dei 142 Comuni superiori sorride al centrodestra, che passa da 54 sindaci uscenti a 58 vittorie nelle città. La coalizione di certo non ha brillato in occasione dei ballottaggi, ma nel complesso il centrosinistra ha rimediato una sconfitta in città importanti anche al primo turno (vedi Genova, Palermo e L'Aquila). Ecco perché Giorgia Meloni ha sfidato il Pd e ha invitato i dem a moderare i propri festeggiamenti.
La Meloni sfida Letta
La presidente di Fratelli d'Italia, intervenuta con un video pubblicato sui propri canali social, non le ha mandate a dire e ha lanciato una stoccata all'indirizzo di Enrico Letta: "Il risultato delle amministrative ci obbliga a riportarlo sul Pianeta Terra". La numero uno di FdI ha fatto notare che il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle "governavano in 56 Comuni e oggi sono a 53", mentre il centrodestra ne vantava 54 e ha trionfato in 58.
"La sinistra perde più della metà delle grandi città al voto e si ritrova con meno sindaci di prima", è la bordata lanciata da Giorgia Meloni. Che chiede appunto di chiarire per quale motivo si parli di una schiacciante vittoria da parte del fronte giallorosso. La festa del Pd è stata l'occasione per la presidente di FdI per pungolare Letta: "Se la sinistra è davvero così convinta di aver vinto allora non avrà problemi a tornare subito alle elezioni politiche per confrontarsi".
L'appello agli alleati
Inoltre Giorgia Meloni ha fatto un appello agli alleati, a cui ha chiesto di sedersi attorno a un tavolo il prima possibile per evitare di presentarsi divisi e regalare vittorie al centrosinistra. Un dato appare lampante: il centrodestra spaccato soffre, mentre unito ha ottime possibilità di trionfare sull'asse giallorosso. Nello specifico ha sottolineato la necessità di "parlarsi subito per fermare le polemiche, ricordarsi che l'avversario è sempre la sinistra e mai il partito alleato". Motivo per cui chiederà a Silvio Berlusconi e Matteo Salvini "di vederci il prima possibile".
La leader di Fratelli d'Italia ha invitato la coalizione a fare una riflessione "sul tempo che anche in queste elezioni ha perso inutilmente in polemiche interne". Da qui la richiesta di mettere da un lato i litigi interni, a partire dalla Sicilia in vista delle elezioni Regionali. Il monito di Meloni è chiaro: "Non possiamo rischiare di mettere a repentaglio il risultato delle elezioni politiche".
Non poteva mancare un riferimento al caso di Verona, dove Federico Sboarina (sostenuto da FdI e Lega) ha rifiutato un apparentamento formale con Flavio Tosi di Forza Italia: "Se sei tu il primo a dire che si perde è difficile che gli elettori crederanno nella vittoria".
Meloni ha citato l'esempio di Lucca: qui il centrodestra è riuscito non solo a presentarsi compatto, ma anche ad aggregare liste civiche arrivando alla vittoria finale. "Non siamo soddisfatti del risultato di questi ballottaggi, il centrodestra poteva fare meglio. Sono contenta che in molte città Fratelli d'Italia abbia trainato la coalizione, ma questo non basta", ha concluso.
L'ok di Salvini
Matteo Salvini ha dato la propria disponibilità per l'incontro ("anche domani").
E ha manifestato l'amarezza per aver perso in città importanti a causa di divisioni, liti e scelte di non allargarsi e di includere altre forze politiche "per paura, per calcolo o per interesse di parte". Anche il leader della Lega ha chiesto un incontro per preparare "la prossima squadra e il prossimo progetto di governo, subito, insieme".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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