Mes, aumenta il pressing del Pd sui 5 Stelle

Il piano: usare i 36 miliardi per i medici a scuola. Spuntano guai sul Recovery

Mes, aumenta il pressing del Pd sui 5 Stelle

Una buona parte della maggioranza, le opposizioni, tranne la Lega e l'estrema sinistra. Poi il mondo dell'economia al completo, da Confindustria ai sindacati. Compresa la Cgil, confederazione non sospetta di antipatie verso il M5s. L'unico ostacolo alla adesione dell'Italia al Meccanismo europeo di stabilità versione covid, quindi a 36 miliardi di prestiti a tassi vicino allo zero, con l'unica condizionalità che consiste nell'utilizzarli per finanziare la sanità - restano i Cinque stelle.

Il Partito democratico ha deciso di riprendere l'offensiva per convincere l'alleato della maggioranza ad aprire. Pressing anche sul premier Giuseppe Conte, che ha da tempo deciso che il prestito europeo non vale abbastanza da mettere a rischio la sua maggioranza e si è schierato per il No.

L'offensiva dem è partita dal ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia: «Sul Mes non c'è un no. C'è un sì del Pd e sul tema torneremo. Non è un mistero che su questo tema il dibattito non è chiuso e il Pd lo riaprirà. In questo momento la nostra priorità è mettere in sicurezza lavoro ed economia. Ci avviciniamo alla data del 27 settembre, ci sarà la nota di aggiornamento al Def, la manovra triennale 2021-23 e dovremo discutere anche delle risorse che stanziamo sulla sanità italiana di oggi e di domani. Sarà difficile non aprire quel dibattito».

Lo spunto tecnico potrebbe essere la scuola. E il Pd ha già pronta una proposta firmata dalla responsabile settore del partito Camilla Sgambato che punta a usare «il Mes e il Recovery Fund per l'emergenza sanitaria e per rilanciare la medicina scolastica». In sostanza utilizzare i soldi del Salva stati per attivare «servizi di vigilanza sanitaria in presenza, assegnando un pediatra di comunità ogni 8 piccole strutture 0-6 (servono 4.000 medici) e 1 medico per ogni scuola autonoma (servono 8.000 medici). 12.000 giovani medici e personale infermieristico per essere tutti - grandi e piccoli - più sereni e tranquilli».

In pressing anche il governatore della Toscana Enrico Rossi: «Di fronte ai problemi sanitari che la ripresa dei contagi sta creando, la posizione tutta ideologica del M5stelle è davvero incomprensibile ed è dannosa sia per i malati Covid e le persone che in genere hanno bisogno di cure sia per stessi gli operatori sanitari», ha attaccato l'esponente Pd.

Anche ieri il M5s non ha dato segnali di apertura, sempre convinto che il prestito nasconda delle condizionalità inaccettabili. Via libera, invece, al recovery fund. Sul quale stannoperò emergendo delle difficoltà.

Per assicurarsi i 209 miliardi tra prestiti e contributi europei, il governo deve rispettare alla lettera le raccomandazioni Paese del Consiglio Ue all'Italia. Poi rispettare vincoli precisi nella destinazione.

Al ministero dell'Economia si esplora ad esempio la possiblità che Bruxelles abbia da ridire sulla riforma fiscale allo studio del governo. Un procedimento che, se attivato, potrebbe portare alla sospensione degli aiuti. Molto più facile, insomma, accettare il prestito del Mes, soggetto a condizioni meno vincolanti.

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