"Sono sconcertato". È con estremo livore che Gino Strada attacca a testa bassa il governo Conte. "Ho settant'anni anni - dice a intervistato a Mezz'ora in più su Raitre - e non pensavo più di vedere ministri razzisti o sbirri alla guida del mio Paese". Mentre l'Italia ripiomba nell'emergenza immigrazione, il fondatore di Emergency si sfoga sulla tivù pubblica attaccando a testa bassa il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Questa gente non ha considerazione delle vite umane".
È il solito odio violento. Strada non è certo nuovo a certe esternazioni. E pensare che, non più di un mese fa, aveva lodato (a suo modo) Salvini per la posizione assunta dalla Lega rispetto al conflitto siriano. "Sono contento di vedere che anche Matteo Salvini dice qualcosa di intelligente", aveva detto in quella occasione. Da allora, però, le politiche del Viminale per provare a risolvere l'emergenza immigrazione, che in questi giorni è tornata in cima all'agenda dell'esecutivo, gli hanno fatto rimangiare le parole di lode. Ai microfoni di Raitre è passato all'attacco usando frasi al vetriolo. Parla di "ministri razzisti" e di "sbirri al governo" e li accusa di "non avere considerazione delle vite" dei clandestini che muoiono nel Mar Mediterraneo.
Nella sua invettiva Strada non ha attaccato solo Salvini, ma si è scagliato anche con il precedente ministro degli Interni, il piddì Marco Minniti, la cui azione di governo, a suo dire, "ha prodotto morti". "Le sue posizioni nei confronti delle ong hanno avuto il loro peso - ha, poi, scandito il fondatore di Emergency - io in questa società non mi ritrovo più e cercherò alternative...". Ad esempio andandose dall'Italia, anche perché, dice, "la risposta migliore sarebbe non avere al governo dei razzisti".
"Noi non facciamo parte di nessuna cricca né di destra né di sinistra - ha continuato a pontificare Strada - noi da decenni curiamo la gente, quasi due milioni di pazienti, e lo facciamo bene, il resto non ci interessa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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