Minaccia russa, spinta per la Difesa Ue

Von der Leyen: "Investire di più". Zelensky: "Agire ora o sarà la catastrofe". Sostegno del G7

Minaccia russa, spinta per la Difesa Ue
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Avdiivka è stata tagliata in due, la Terza Brigata d'Assalto Azov liquidata (almeno 600 morti), e 7mila soldati di Kiev circondati ed esposti al fuoco di bombe aeree e artiglieria. A queste condizioni Oleksandr Tarnavskyi, comandante delle truppe «Tavria», ha deciso la ritirata per evitare l'accerchiamento e per preservare la vita e la salute dei militari. Si tratta di un duro colpo per Kiev, perché lo sfondamento ad Avdiivka consente a Mosca di farsi largo verso il cuore dell'Ucraina, forse annettendo nuovi territori all'autoproclamata repubblica del Donbass.

Sulla propria pagina Facebook, il nuovo comandante in capo delle forze armate Syrskyi ammette la caporetto: «In una situazione in cui il nemico avanza sui cadaveri dei propri soldati con un vantaggio di dieci a uno in termini di proiettili, sotto costante bombardamento, questa è l'unica decisione corretta».

Durante il ritiro, diversi soldati ucraini sarebbero stati catturati. Nei video diffusi sui canali social filo russi si vedono soldati di Mosca innalzare bandiere nel centro di Avdiivka, sul sito della fossa comune dei militari sovietici uccisi nel 1943. Gli esperti dell'Institute for the Study of War sostengono che le forze ucraine potrebbero dover condurre ulteriori contrattacchi per consentire un ritiro organizzato delle truppe da Avdiivka al fine di stabilizzare la linea del fronte, mentre dalla conferenza sulla sicurezza di Monaco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non si scompone e parla di «decisione giusta per salvare quante più vite possibili. Tuttavia il 2024 richiede una reazione da parte di tutti noi. Se non agiamo, Putin renderà i prossimi anni catastrofici anche per altre nazioni».

Dello stesso avviso anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che garantisce l'ingresso dell'Ucraina nell'Alleanza «il prima possibile». Per Sergej Lavrov «se Zelensky volesse davvero preservare la vita dei suoi ragazzi dovrebbe accettare accordi di pace». Nel corso di un'intervista concessa alla tv tedesca ZDF, il comandante Oleksandr Syrsky ha rivelato che è in corso un cambio di strategia piuttosto netto rispetto all'assetto voluto dal suo predecessore Valery Zaluzhny. «L'obiettivo della nostra operazione è logorare il nemico, infliggergli le massime perdite, usando le nostre fortificazioni, e mantenendo le linee di difesa preparate». Ammettendo di fatto che la controffensiva, per altro fallimentare, si può considerare conclusa. Sul fronte russo il ministro della Difesa Sergej Shoigu dice che a breve Kiev perderà anche Kharkiv e Zaporizhzhia.

Nel 725° giorno di battaglia un uomo è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti in un bombardamento russo sulla città di Kherson. Un'altra vittima civile a Sumy.

L'aviazione di Kiev ha abbattuto sui cieli ucraini tre jet militari degli invasori. Intanto altri due paesi dell'Ue (Danimarca e Paesi Bassi) sono pronti a firmare accordi sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, mentre la Repubblica Ceca consegnerà a breve circa 1 milioni di munizioni.

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