«Hanno cancellato i diritti dei detenuti, infilandoli in un buco nero distante anni luce dai parenti, dagli avvocati e da qualsiasi associazione umanitaria. Questo è l'ennesimo atto di inciviltà perpetrato da Putin». Non ha paura delle conseguenze Ramil Gizatullin, avvocato di Lilia Chanvsheva, una delle più strette collaboratrici di Alexei Navalny (morto il 16 febbraio in una prigione artica), condannata a nove anni e mezzo di carcere per «terrorismo e creazione di una comunità estremista». Lilia è una dei sei prigionieri politici che venerdì scorso sono stati portati via dai centri di detenzione nei quali erano rinchiusi, per essere trasferiti in luoghi sconosciuti. In un buco nero è finita una seconda collaboratrice di Navalny, Ksenia Fadeeva, ex coordinatrice del quartier generale a Tomsk e deputata della Duma cittadina, internata nella colonia penale Novosibirsk all'inizio di luglio. Si trova nel limbo anche l'artista Sasha Skochilenko, condannata a sette anni di carcere per le sue posizioni contro la guerra. Poche settimane dopo l'inizio dell'Operazione Speciale aveva sostituito i cartellini dei prezzi di un supermercato con adesivi contenenti informazioni sul numero di vittime del conflitto. Ai compagni di cella di Sasha è stato detto che sarebbe stata portata a Mosca, ma nella capitale non è mai arrivata. La sorella Anna ha lanciato un appello, spiegando che Sasha soffre di disturbi bipolari, malattie cardiache e che necessita di medicine salvavita. Non si hanno più notizie anche dell'attivista per i diritti umani Oleg Orlov, in manette per aver definito Putin «fascista». Le autorità si sono rifiutate di dare notizie sul nuovo carcere ai legali. Dalla prigione di Smolensk è stato prelevato il blogger Ilya Yashin, che stava scontando una pena per aver pubblicato un articolo sul massacro di Bucha. Buio attorno al 19enne Kevin Lik, arrestato per aver inviato all'estero foto di guerra giudicate sensibili. Tutto questo mentre Lukashenko ha graziato il tedesco Krieger, condannato a morte per terrorismo.
Sulle questioni di conflitto spicca la notizia del pacchetto da 200 milioni di dollari che il Pentagono consegnerà a Kiev. Gli aiuti comprendono munizioni per sistemi di difesa aerea, artiglieria, mortai e missili anticarro e antinave. Zelensky, dal fronte di Volyn, plaude al sostegno Usa spiegando che verranno rafforzati i sistemi di difesa aerea nel Kharkiv. Gli Stati Uniti inoltre armeranno decine di caccia F-16 da inviare in Ucraina con missili di ultima generazione. L'intelligence militare ucraina rivela di essere coinvolta negli scontri avvenuti in Mali, in cui sono morti 80 ex Wagner. Conquistata dai russi Leninskoye nel Donetsk.
Un sistema anticarro Bulsae-4 nordcoreano è stato avvistato da un drone di Kiev. È la prova delle armi in arrivo da Pyongyang. Nel raid ucraino all'aeroporto militare di Olenya sono stati danneggiati 2 bombardieri Tu-22M3.
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