Mulé: "A Priolo la raffineria non chiuderà"

ll sito Isab Lukoil di Siracusa soddisfa il fabbisogno di carburanti di quasi tutto il Mezzogiorno.

Mulé: "A Priolo la raffineria non chiuderà"

«Grazie a un ordine del giorno da noi presentato a corredo del decreto Aiuti-ter, il governo ha accolto la nostra proposta di «individuare gli interventi più idonei a consentire la prosecuzione dell'attività dello stabilimento di Priolo e per tutelare i livelli occupazionali». È quanto hanno sottolineato Giorgio Mulè e Paolo Emilio Russo, deputati di Forza Italia. I parlamentari azzurri aggiungono: «Le attività dello stabilimento Isab di Priolo Gargallo sono essenziali per la Sicilia, coinvolgono circa diecimila famiglie: è dunque necessario in vista del 5 dicembre quando entrerà in vigore l'embargo sull'acquisto di petrolio russo scongiurare le conseguenze che questo provocherebbe sul tessuto sociale ed economico». «Il tavolo istituzionale promosso presso il ministero dello Sviluppo economico unito all'impegno accolto oggi dal governo su nostra iniziativa costituiscono la certezza di un approccio concreto alla questione», concludono Mulè e Russo. ll sito Isab Lukoil di Siracusa soddisfa il fabbisogno di carburanti di quasi tutto il Mezzogiorno. L'embargo al petrolio russo via nave a partire dal 5 dicembre rischia di sancire la fine dell'impianto in quanto le banche, nonostante la garanzia da parte del ministero delle Imprese, non hanno tuttora autorizzato il rilascio di alcun credito. I 3mila dipendenti rischiano di restare senza lavoro e senza stipendio.

Venerdì prossimo 18 novembre a Roma si terrà un vertice tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e i rappresentanti della società. Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, e lo stesso Urso avevano concordato sulla necessità di garantire la continuità produttiva del sito di Priolo anche dopo il 5 dicembre.

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