"Nessun asse con i 5s, siamo lontani anni luce. Ma basta armi a Kiev"

Il capogruppo leghista: "Sventata la batosta sulla casa, è stato giusto entrare nel governo"

"Nessun asse con i 5s, siamo lontani anni luce. Ma basta armi a Kiev"

Senatore Massimiliano Romeo, con la riforma del catasto avete sventato una nuova batosta sulla casa?

«Con i valori catastali equiparati a quelli di mercato l'esito sarebbe stato più Imu, più imposta di registro, oltre ad aumentare l'Isee e quindi escludere i benefici legati al patrimonio. Un triplice rischio, ma l'abbiamo fermato. Per noi la casa è sacra».

Draghi però ha sempre detto che la revisione del catasto non avrebbe aumentato le tasse sulla casa.

«Magari non adesso, ma in futuro sì. Il nuovo sistema di calcolo avrebbe creato tutti i presupposti per una futura stangata. Ovviamente da parte di un governo di sinistra».

É la prova che è stata giusta la scelta di entrare nel governo Draghi, invece di stare all'opposizione?

«Certo, facciamo da contrappeso a quella che altrimenti sarebbe la stessa maggioranza del governo Pd-M5s-Leu. Sappiamo bene che così abbiamo fatto gli interessi degli italiani, non certo quelli del partito».

Infatti nei sondaggi la Lega sta pagando questa scelta, rispetto a ci invece è andato all'opposizione. La Meloni, giusto per non far nomi.

«Ma se stai nella stanza dei bottoni puoi incidere sulle scelte del governo. All'opposizione invece rischi di gridare al vento e assistere passivamente a quello che fanno gli altri».

Fosse entrata anche Fdi nel governo, il centrodestra inciderebbe di più.

«Non c'è dubbio, ma rispettiamo le scelte degli altri partiti».

La Meloni però vi rinfaccia continuamente di governare con la sinistra.

«Ma non abbiamo mai pensato di allearci con la sinistra. Questo è un governo di unità nazionale nato per rispondere ad un appello del capo dello Stato in una situazione di emergenza sanitaria e economica. Ma la Lega è nel centrodestra. Per questo occorre che il centrodestra si chiarisca e trovi una unità di intenti, quella che ci chiedono i nostri elettori, per essere pronti a governare l'anno prossimo».

C'è l'eterna la questione di chi farà il leader.

«Una casa non si costruisce dal tetto ma dalle fondamenta, cioè da un programma di governo condiviso. La leadership verrà dopo».

Però nel frattempo non trovate la quadra sui candidati alle amministrative.

«Ci sono diverse sensibilità nella coalizione che però vanno valorizzate, anziché far sì che diventino motivo di litigi. Ci sarà di sicuro un incontro chiarificatore tra Salvini, Meloni e Berlusconi nei prossimi giorni».

In Sicilia avete lanciato il contenitore «Prima l'Italia». É una prova generale per la federazione di centrodestra nel 2023?

«É stata una formula per aggregare più forze in un contesto particolare come la Sicilia. Credo che il modello che ha in mente Matteo Salvini sia simile a quello della Casa delle libertà, una coalizione che mantiene le identità dei diversi partiti. Poi magari si potrà chiamare Federazione delle libertà, ma il concetto resta quello».

Guerra in Ucraina. La Lega frena molto sull'invio di armi a Kiev, Salvini plaude Delrio che chiede agli Usa di abbassare i toni. Siete pronti a votare no?

«Abbiamo votato una risoluzione che ha dato mandato al governo di cedere strumenti militari atti alla legittima difesa del popolo ucraino, riteniamo che sarebbe buona cosa non oltrepassare quella linea. Noi siamo atlantisti, europeisti e pensiamo che si debbano respingere i russi che hanno aggredito. Ma non bisogna soffiare sul fuoco e rischiare di arrivare ad una guerra fredda permanente. Serve un cessate il fuoco. Per riassumerla con una frase: alla diplomazia delle armi preferiamo l'arma della diplomazia».

Anche il M5s di Conte è sulle stesse posizioni. Sta tornando l'asse gialloverde?

«Non c'è nessun asse, con i Cinque Stelle siamo lontani anni luce

su moltissime cose, dai termovalorizzatori che loro non vogliono ai bonus di 200 euro a chi ha già il reddito di cittadinanza. Nessuna nostalgia del governo gialloverde. Il nostro campo è e resterà sempre il centrodestra».

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