"Sul comodino tengo il Laudato Sì di Bergoglio. Credo che attualmente il Papa sia l’unico leader in grado immaginare un mondo alternativo e che quell’enciclica sia in realtà un testo politico". L'attivista No Global Luca Casarini, intervistato dal Corriere della Sera, parla della sua conversione e della sua fascinazione per Papa Francesco di cui apprezza la visione ecologista.
"L’umanità non è soltanto un valore morale, è qualcosa che muove dai nostri sentimenti per poi portarci a fare delle scelte concrete. Dobbiamo difendere il Creato", spiega ancora il 52enne Casarini che, qualche giorno fa, ha ricevuto attestati di stima anche dal quotidiano dei vescovi, l'Avvenire, che rivela: "Oggi ha depurato l’enfasi movimentarista tenendo sul comodino testi di teologia". Casarini, attivista della Mare Jonio ferma sul porto di Licata, proprio grazie all'incontro con Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, ha ritrovato la sua spiritualità."Non ce la facevo più a vedere i bambini annegare, perché ogni volta era come se a morire fossero i miei figli", dice. Stare a contatto con i migranti gli ha mosso un sento di "compassione" che, come gli ha spiegato Lorefice, in aramaico si traduce “viscere”. "Ecco, Gesù era mosso da qualcosa che nasceva da dentro, che non poteva arginare...", aggiunge Casarini che lo scorso 9 agosto ha incontrato Domenico Mogavero, vescovo di Mazzara del Vallo che ha benedetto come "un dono di Dio" l’impegno delle Ong che "salvano i migranti".
"La nostra colpa è stata quella di aver soccorso ventidue bimbi, tredici adolescenti, ventisei donne, quattro delle quali incinta, e 37 uomini. Tutti con segni delle torture subite in Libia", spiega Casarini parlando del sequestro della Mare Jonio.
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