Nuova ondata di sbarchi a Lampedusa. Altre 1.600 persone in poche ore

L'allarme di Frontex: arrivi irregolari nell'Ue aumentati del 18% nei primi dieci mesi dell'anno, siamo a quota 331.600. È il picco più alto dal 2015

Nuova ondata di sbarchi a Lampedusa. Altre 1.600 persone in poche ore
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Da 138 migranti a 1.430 è stato un attimo. L'hotspot di Lampedusa è di nuovo pieno. Una nuova ondata di sbarchi ha riversato sull'isola in sole 36 ore circa 1.600 migranti in 33 sbarchi, 394 soltanto nella nottata tra martedì e la prima mattinata di ieri. Questi ultimi, a bordo di sei imbarcazioni, sono stati soccorsi da motovedette di Capitaneria di porto, Guardia di finanza e assetto svedese di Frontex, mentre in 49, tra senegalesi, gambiani, guineani e ivoriani sono stati soccorsi dalla nave Ong Nadir. Si è registrato pure uno sbarco autonomo a Cala Guitgia di 43 sudanesi, che sono stati intercettati dai carabinieri su terraferma.

Poi gli sbarchi sono proseguiti per tutta la giornata, per un totale di circa 700 approdi, al pomeriggio, di barchini salpati da Djerba e Al Amra, in Tunisia, e da Zuarah e Abu Kammash, in Libia. E intanto Alarm Phone segnala almeno 8 natanti partiti dalla Libia in difficoltà. Solo martedì si erano registrati a Lampedusa 19 approdi, con in tutto 903 migranti partiti sia dalle coste libiche, soprattutto Zuarah e Ras Agir, che da quelle tunisine, in particolare da Sfax e Al Amra.

Nelle traversate, effettuate in genere su gommoni e barchini in metallo, sono stati utilizzati Gps, app per cellulari e bussola, ma ci sono anche 45 migranti giunti sull'isola con uno yatch in vetroresina di 12 metri. I migranti sbarcati finora sulle nostre coste sono 148.943, pari a un +59,78%, e di questi, 15.542 sono minori non accompagnati. Il Mediterraneo centrale, secondo i dati di Frontex, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, resta la rotta migratoria più trafficata verso l'Ue con oltre 143.600 rilevamenti segnalati dalle autorità nazionali nei primi tre trimestri del 2023. È il totale più alto su questo percorso per questo periodo dal 2016, anche se il numero di rilevamenti mensili su questa rotta è sceso del 50% mese su mese a ottobre a quasi 9.600. Il Mediterraneo centrale resta la rotta più pericolosa. Stando ai dati dell'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, quest'anno sono 2.468 i migranti scomparsi finora in mare, la maggior parte proprio sulla rotta del Mediterraneo centrale. La rotta dell'Africa occidentale ha visto il più grande aumento del numero di attraversamenti irregolari, che è quasi raddoppiato finora quest'anno a oltre 27.700. Livello record per questa rotta migratoria da quando Frontex ha iniziato a raccogliere i dati nel 2009. Il numero di arrivi (13mila) in ottobre è stato anche il più alto totale mensile mai registrato. La seconda rotta più attiva nel periodo gennaio-ottobre, è quella dei Balcani occidentali, che ha fatto registrare più di 97.300 rilevamenti, pari a un calo del 22%, in gran parte a causa di politiche di visto più stringenti.

Il numero di attraversamenti irregolari di frontiera rilevati alle frontiere esterne dell'Ue è aumentato del 18% nei primi dieci mesi del 2023 a quasi 331.600, il totale più alto per il periodo dal 2015, sempre secondo i calcoli di Frontex.

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