Mentre i Cinque Stelle attaccano Parigi scatenando l'ovvia reazione dell'Eliseo, i leader di Francia e Germania stanno mettendo di propria iniziativa le basi di una nuova Europa che sarà ancor più che in passato a trazione franco-tedesca. Oggi nella simbolica città tedesca di Aquisgrana, da dove Carlo Magno governava il continente milleduecento anni fa, il presidente Emmanuel Macron e la cancelliera Angela Merkel firmano un nuovo trattato tra i due Paesi che non solo rafforza le relazioni bilaterali tra le due maggiori potenze europee ma soprattutto disegna una Unione del futuro senza consultarsi con gli altri partner. Un'Unione Europea, c'è da esserne certi, che sarà molto diversa da quella attuale.
Quello tra Parigi e Berlino, nelle intenzioni dei loro leader, vuole davvero essere un patto di portata storica. E tale da rafforzare e aggiornare quello siglato esattamente 56 anni fa (era il 22 gennaio 1963) da Charles De Gaulle e da Konrad Adenauer per sancire la riconciliazione tra due Paesi che si erano dissanguati per oltre settant'anni in guerre feroci e insensate. Il documento, che consta di 16 pagine, sette capitoli e 28 articoli, porta oltre il concetto fin qui noto di «asse franco-tedesco» e arriva a delineare una concertazione talmente profonda tra le politiche dei due Paesi da prefigurare una fusione politica di fatto. Non si tratta di interpretazioni giornalistiche, è tutto messo per iscritto nel trattato. Dove viene esplicitato che Francia e Germania intendono elevare «i loro rapporti bilaterali a un nuovo livello» per essere all'altezza «delle sfide che attendono i due Paesi e l'Europa nel XXI secolo», sia pure all'interno di «un ordine internazionale fondato sulle regole e il multilateralismo, con al centro le Nazioni Unite». A tale riguardo, è molto importante notare che nell'articolo 8 si legge che «l'ammissione della Repubblica Federale Tedesca come membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu è una delle priorità della diplomazia franco-tedesca». Ecco un chiaro passo verso una nuova Europa, con aperta sfida agli equilibri voluti dagli Stati Uniti.
Se ciò non bastasse, viene chiarito che Francia e Germania «approfondiscono la loro collaborazione nel contesto della politica europea, si impegnano insieme per un'efficace e forte politica estera e rafforzano nonché approfondiscono l'unione economica e monetaria». Prima dei grandi vertici europei, si terranno «consultazioni regolari bilaterali a tutti i livelli per consolidare le comuni posizioni». Posizioni comuni che riguardano anche l'ambito militare, con un patto di reciproco sostegno e un ruolo fondamentale attribuito al Consiglio di difesa e sicurezza «che si riunirà regolarmente al massimo livello». Se si aggiungono gli impegni a cancellare di fatto i confini tra i due Paesi e a integrare le loro economie creando uno spazio binazionale con regole comuni, appare chiaro che Macron e Merkel hanno deciso di costruire una nuova potenza mondiale, con la cui forza dovranno fare i conti anche i partner che condividono con loro la bandiera blu con le dodici stelle.
E quasi a dimostrare questa nuova realtà, mentre il nostro governo invita non si sa bene chi a mettere Parigi sotto accusa per la sua politica africana, ecco da quello tedesco i dati più recenti sulle espulsioni di migranti: il 2018, informa Berlino, è stato l'anno dei numeri record verso gli altri Paesi dell'Ue. Per la prima volta dal 2015 la Germania ha rinviato oltreconfine più persone di quante ne abbia accolte. E uno su tre di questi immigrati indesiderati è stato rispedito in Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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