Parole di fuoco, a commento della lettura sul Giudizio finale, che all'interno dei ranghi della Lega hanno scatenato un'ondata d'indignazione, per quel sacerdote, don Alberto Vigorelli, che durante l'omelia alla chiesa di Santo Stefano a Mariano Comense ha condannato duramente la lega e il suo leader Matteo Salvini.
"O si sta con Salvini o si è cristiani", ha tuonato dal pulpito don Vigorelli, di fronte a un passaggio delle scritture che recita: "Ero straniero e mi avete accolto". Parole che non sono passate inosservate, tanto che poco dopo lo stesso leader del Carroccio ha risposto dalla sua pagina facebook.
"Ma come si permette questo sacerdote di dare patenti di cristianità - replica Salvini -, insultando non solo me ma milioni di italiani? Episodio vergognoso, stavolta non lasciamo perdere".
Nicola Molteni, deputato della zona di Cantù e vicepresidente del gruppo parlamentare della Lega, risponde alla condanna senza mezzi termini. In una dichiarazione citata da Repubblica definisce "vergognoso" il commento di don Vigorelli. E fa sapere: "Già nel 1997 si dichiarava orgogliosamente un 'compagno'".
Sgomenta anche la risposta di Roberto Calderoli, che dopo le parole di Don Vigorelli ha scritto direttamene a papa Francesco, chiedendone la rimozione dal sacerdozio, mentre ancora Salvini si rivolgeva ai cardinali Angelo Scola e
Beniamino Stella, rispettivamente Arcivescovo di Milano e Prefetto per la congregazione per il Clero, chiedendo "una pubblica e chiara presa di distanze" e di allontanarlo da un incarico "del quale ha così malamente abusato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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