Omicidio di Aosta, arrestato a Lione il sospetto assassino

È stato arrestato ieri sera a Lione, in Francia, il sospettato dell'omicidio della giovane francese

Omicidio di Aosta, arrestato a Lione il sospetto assassino
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È stato arrestato ieri sera a Lione, in Francia, il sospettato dell'omicidio della giovane francese, 22 anni, trovata morta in una chiesetta di La Salle in Val d'Aosta (nella foto) il 5 aprile. Si tratta di un italo-egiziano, compagno della donna, che secondo l'autopsia è stata uccisa con diverse coltellate al collo e all'addome. L'annuncio è stato dato da Eric Vaillant, procuratore di Grenoble. Sono due le inchieste aperte per omicidio, in Italia e in Francia. La Procura di Grenoble ha detto che l'uomo non è stato «mai condannato», ma era ricercato sia in Francia che in Italia dalla fine di marzo per «violazione del controllo giudiziario».

La coppia aveva attraversato insieme la frontiera franco-italiana, senza incidenti, il 25 marzo 2024. L'uomo era stato posto sotto controllo giudiziario il 13 gennaio 2024, in seguito a una denuncia per violenza domestica e minacce che puntavano a far ritrattare la vittima. Conformemente alle richieste dell'accusa, il giudice gli aveva notificato il divieto di entrare in contatto con la vittima. Il tribunale penale di Grenoble lo avrebbe processato venerdì 3 maggio 2024.

Il corpo della giovane è stato trovato nell'ex chiesetta della frazione Equilivaz di La Salle, un villaggio nella boscaglia che è abbandonato da anni. La ragazza è stata trascinata di peso dentro l'ex luogo sacro, dove venerdì scorso è stata trovata da una persona del posto che stava facendo una passeggiata. Una coppia di ragazzi era stata notata nella zona. Un testimone aveva raccontato al quotidiano La Stampa che «martedì mattina, il 2 di aprile, quei due erano qui davanti. Camminavano, erano a piedi. Mi hanno raccontato di essere arrivati dal confine svizzero.

Cercavano un supermercato grande per fare la spesa. E poi volevano andare a campeggiare sulle montagne. Ha sempre parlato lui. Si esprimeva in un buon italiano, anche se non sembrava italiano. Era molto più giovane di lei, non dico minorenne ma quasi».

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