Svolta nell'indagine sul delitto di Nada Cella, uccisa a 25 anni il 6 maggio 1996 nello studio di Chiavari del commercialista Marco Soracco. Secondo la Procura a straziare Nada fu una donna, Annalucia Cecere, ex insegnante destituita dal servizio nel 2017 per motivi disciplinari, allora ventottenne (oggi ha 53 anni), ora indagata per omicidio volontario.
Dietro il delitto, la gelosia per la vittima, anche in campo professionale. La giovane, allora 25 enne, era stata trovata uccisa all'interno dello studio di commercialista dove lavorava.
Secondo gli inquirenti Annalucia Cecere massacrò la vittima in un mix di gelosia e desiderio di rimpiazzarla nel lavoro all'interno dello studio. Avvisi di garanzia anche allo stesso Marco Soracco, oggi sessantenne, e a sua madre Marisa Bacchioni che ha 89 anni: sono entrambi accusati di false dichiarazioni al pubblico ministero. I pm hanno disposto nelle ultime ore una super-perizia affidata allo stesso consulente che si occupò del caso di Yara Gambirasio.
Sono diversi gli elementi analizzati prima dalla criminologa Pesce Delfino e poi dagli investigatori della Mobile che hanno portato la procura di Genova a sospettare Annalucia Cecere per l'omicidio di Nada Cella. La donna, 53 anni, era stata indagata fin dall'inizio ma era poi stata archiviata subito.
In casa gli investigatori dell'epoca avevano trovato alcuni bottoni in un cassetto uguali a quello ritrovato sotto il corpo della segretaria. Bottoni di una giacca maschile che la presunta assassina avrebbe tolto e conservato perché di valore.
Due testimoni, quella mattina del sei maggio 1996, l'avrebbero vista passare dalla strada dello studio di Soracco intorno all'ora del delitto. Cecere aveva conosciuto Soracco a un corso di ballo e poi lo avrebbe rivisto in alcune serate in discoteca. Secondo gli investigatori, la donna si sarebbe invaghita del commercialista e avrebbe cercato di prendere il posto di Nada come segretaria per entrare nelle sue grazie. Dopo l'omicidio ha lasciato Chiavari per trasferirsi in Piemonte.
Nel 2016 era stata assunta come maestra elementare ma era stata licenziata a inizio 2017 per un
provvedimento disciplinare. A mancare è l'ultimo tassello ovvero quello del Dna.Ad eseguire gli esami sarà - come già detto - proprio il professor Emiliano Giardina, il genetista che arrivò all'Ignoto 1 nel caso di Yara Gambirasio
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.