Adesso Moody's si erge a paladina delle tasse. L’agenzia internazionale mette, infatti, in guardia Matteo Renzi dai rischi di "un impatto potenzialmente negativo" derivante dalla cancellazione della Tasi. Questo perché, spiegano gli analisti, la tassa sulla casa rappresenta una "fonte stabile di entrate" e sarebbe anche "meno distorsiva" rispetto ad altre tasse.
In una credit opinion dedicata all’Italia, Moody’s alza le stime sul pil italiano, ora visto in crescita dello 0,7% nel 2015. Un balzo in avanti di mezzo punto percentuale rispetto alle previsioni precedenti che andrà a consolidarsi nel 2016 quando la crescita sarà dell'1,2% con un miglioramento dell'1% rispetto alle stime precedenti.
"Le possibilità di un rialzo del rating dell’Italia - si legge nel report di Moody's - sono legate a un effettivo rafforzamento delle prospettive di crescita innescate dalle riforme di economia e lavoro laddove un peggioramento delle prospettive di crescita, una riduzione del surplus primario, peggiori condizioni di funding e significative ricapitalizzazioni di banche potrebbero far scattare un declassamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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