"Conte? Non a tutti i costi" Il Pd già pronto a scaricarlo

De Falco annuncia la formazione di un gruppo di senatori pronti ad appoggiare un nuovo governo, Marcucci lascia intendere che il Pd predilige un Conte ter ed apre a Renzi

"Conte? Non a tutti i costi" Il Pd già pronto a scaricarlo

Col crollo del governo Giuseppi II la poltrona inizia a scottare per tanti parlamentari i quali, per non essere obbligati a lasciarla senza più certezza di potervicisi serenamente riaccomodare, stanno iniziando ad attrezzarsi per diventare dei perfetti "responsabili" o "costruttori", qualunque dei due termini eccessivamente aulici si voglia utilizzare per definirli.

"Si sta verificando la nascita di un gruppo al senato attorno al Maie e a Centro Democratico, il cui simbolo, dentro al Maie, eventualmente porterei io", ha annunciato il senatore Gregorio De Falco durante un'intervista concessa a "Un giorno da pecora", trasmissione in onda sulle frequenze di Rai Radio1. E questa nuova coalizione da quanti senatori sarebbe composta? "Circa una decina", replica De Falco. Una nuova creatura politica, quindi, ma quale nome scegliere per darle risalto? "Maie-Centro Democratico?". Il senatore non è ancora convinto, si tratta di un'operazione in fase di costruzione."Credo che avrebbe un'altra denominazione, lo stiamo ancora valutando. Il nome potrebbe avere a che fare con qualcosa in divenire".

Qualche riferimento ai sopra citati cosiddetti "costruttori" o "responsabili?". "Potrebbe anche essere ma è presto per dirlo e non mi sembra la cosa più importante". Insomma, l'importante è non abbandonare la nave che affonda.

Ad aprire le porte ad un eventuale governo Giuseppi III è il capogruppo dei senatori del Partito democratico Andrea Marcucci, secondo cui, comunque, si potrebbe pensare anche a proseguire in un'esperienza di governo senza il sedicente avvocato del popolo al timone. Tutto pur di non uscire di scena e tornare alle urne col rischio di perdere l'occasione di gestire il Recovery Fund, anche instaurare delle nuove trattative con Renzi, che assumerebbe così il ruolo di figliol prodigo. "Il nostro giudizio sull'operato di Conte è complessivamente positivo, riteniamo che il paese abbia bisogno di risposte in tempi rapidi a questa crisi perchè ha bisogno di un governo stabile, che abbia un mandato di legislatura con un programma chiaro", dichiara Marcucci ai cronisti, come riferito da Agi. "Io credo che il confronto debba essere ampio, senza veti, e sulle cose: recovery, campagna vaccinale, emergenza economica, rilancio della nostra economia, lavoro. Ci sono le condizioni per chiudere in tempi rapidi".

L'uomo dei Dpcm notturni resta la prima scelta dei dem. "Per noi l'ipotesi sul campo è reincaricare il presidente Conte", tuttavia "non c'è un Conte a tutti i costi. Credo sia il buonsenso che ci debba guidare e oggi ci guida in quella direzione".

Vista la risicatissima maggioranza in parlamento, i giallorossi dovranno calarsi le braghe dinanzi alle richieste dell'ex sindaco di Firenze?"Quando dico che non ci devono essere veti intendo che si deve aprire un confronto a tutte le forze politiche, in particolare a quelli che hanno dato vita alla maggioranza che ci ha governato sino a qui e anche ad altre forze che possono nascere in Parlamento", puntualizza in conclusione Marcucci. "Se si dice che i veti non ci devono essere non devono esserci nè nel confronto con tutti nè ad escludere qualcuno, non devono esserci sia nei singoli ruoli che nella componente politica".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica