Piano speciale per l'Emilia. Scontro sulle polizze casa

Stanziati 20 milioni (e altri 4 per le Marche). Altolà di Salvini sulle assicurazioni obbligatorie: "No a nuove tasse sul mattone"

Piano speciale per l'Emilia. Scontro sulle polizze casa
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I venti milioni di euro sono stati stanziati e l'impegno del governo per l'Emilia Romagna è tutto fuorché terminato. Ma la sinistra monta una polemica sulle polizze assicurative per le abitazioni. Ieri mattina, alle 11, presieduto dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, il Consiglio dei ministri ha formalizzato il finanziamento annunciato dalla premier Giorgia Meloni.

Sono stati formalizzati anche ulteriori quattro milioni per le zone colpite nelle Marche. Adesso si tratta di andare avanti con i due Piani speciali, uno per l'Emilia e uno per la Romagna. Cioè bisogna mettere nero su bianco quali e quante opere costruire dopo le due alluvioni che si sono abbattute in questo anno e mezzo. La competenza, per un intervento di questa portata è del governo, che però lamenta la mancanza di dati. Quelli che dovrebbero arrivare dalla Regione retta dalla facente funzioni Irene Priolo, esponente del Pd, e che invece non arrivano. Ancora oggi - per esempio - l'esecutivo lamenta di non conoscere lo stato del «reticolo idrografico». E i piani speciali rischiano così di restare al palo. La premier ha parlato di Romagna durante l'inaugurazione dell'Expo Divinazione, a Siracusa, per il G7 Agricoltura. «Io preferisco lavorare - ha detto - le polemiche le lascio agli altri». E ancora: «Siamo rimasti d'accordo con la Regione (Emilia Romagna, ndr) che poi va valutato quando si ha più chiara l'entità di ciò che è accaduto». Da sinistra, oltre a temporeggiare, partono offensive contro il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. Fonti del centrodestra specificano: «Attaccare Figliuolo per i ritardi è come crocifiggere il vetraio appena uscito di casa perché poi è crollato il tetto». I vetrai non si occupano di tetti, insomma. E La manutenzione ordinaria spetta alla Regione, e non al commissario straordinario che è incaricato semmai di ricostruire. «Ho il consuntivo del commissario Figliuolo, e sta lavorando con grande senso di responsabilità», ha fatto presente Musumeci ieri, appena uscito da Palazzo Chigi. I parlamentari di maggioranza plaudono all'impegno del governo. «Tempestività» ed «efficacia» sono le parole più ricorrenti.

Dopo le polemiche di questi giorni, i membri dell'esecutivo preferiscono stemperare gli animi: «A settant'anni - continua sempre il ministro Musumeci - non mi metto a polemizzare». «Se poi gli altri hanno voglia di farlo - aggiunge - hanno anche il diritto di farlo. E a due mesi dal voto mi pare assolutamente fisiologico». Atteggiamento non condiviso da Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e candidato dem alla presidenza della Regione Emilia Romagna. «Musumeci - dichiara - è forse più interessato a fare il promoter assicurativo che il ministro», dato che «si è fatto vedere pochissimo l'anno scorso» e «ora consiglia ai cittadini di farsi un'assicurazione». Il ministro per la Protezione civile aveva già chiarito nel primo pomeriggio quale fosse la sua posizione: «La polizza assicurativa per le aziende è obbligatoria, è stata approvata dal Parlamento nel dicembre scorso, è nella legge di bilancio 2024», ha premesso. Per il resto, è in corso «un confronto» sulla polizza per le famiglie, quindi per le abitazioni. «Noi - ha chiosato il ministro - puntiamo su un partenariato pubblico-privato» per poi deliberare la natura facoltativa o obbligatoria. E Musumeci preferirebbe la facoltà, non l'obbligo. Che è poi la posizione del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, che usa parole precise: «Lo Stato può dare consigli, non obbligare». «Non viviamo - ha insistito il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture - in uno Stato etico, dove lo Stato impone, vieta o obbliga di fare». Insomma, l'esecutivo, che si è espresso con due esponenti, sembra concordare sulla natura al massimo «consigliata» della polizza.

Ma ormai l'opposizione è partita e Silvia Fregolent, senatrice d'Italia viva, arriva a dire che «la polizza sulla casa» è una «patrimoniale mascherata».

Una giornata concreta, che è partita con lo stanziamento di ventiquattro milioni, ma anche accompagnata da più di qualche strascico di tensione politiche post-alluvione.

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