Pier Luigi Bersani: "Fossi al posto della Boschi non reggerei questo peso"

Sulle richieste di dimissioni del ministro Boschi dice: "Le colpe dei padri non ricadono sui figli, però io non reggerei a un disagio di questo genere. C'è da dire che io sono di un'altra generazione e adesso ce n'è ben altra"

Pier Luigi Bersani: "Fossi al posto della Boschi non reggerei questo peso"

Dopo il caso Potenza "come denuncia Galli della Loggia, Renzi corre il rischio di un isolamento arrogante. Il suo nuovo inizio ha desertificato il Pd e creato una serie di yes men e yes women. Io sono per la stabilità del governo, con forti correzioni nei meccanismi di decisione. L'emendamento su Tempa Rossa ha scoperchiato il vaso di Pandora. Si sta prendendo l'abitudine di assumere decisioni non lineari, senza rispettare i ruoli istituzionali". Così in un'intervista al Corriere della Sera Pier Luigi Bersani.
L'ex segretario Pd spiega: "Io vedo un sistema di decisioni in circuiti troppo stretti e troppo spesso extracorporei. È un problema serissimo, è ora di mettere un alt. Fermare il conflitto di interessi con delle norme è una cosa da fare ma qualche volta è come fermare l'acqua con le mani, il punto è il rispetto delle funzioni istituzionali. Il Parlamento non può essere chiamato ogni giorno a un voto di fiducia, il Cdm deve fare il Cdm e i ministeri non possono essere aggirati, a cominciare dalle nomine. Emergono due questioni. La prima riguarda il quadretto di società civile che Dino Risi, se fosse vivo, aggiungerebbe ai Mostri .Questo signore su Twitter spara contro la casta e poi lucra sulla sua relazione col ministro Guidi per prendersi dei subappalti".
Poi aggiunge: "L'inchiesta di Potenza disvela un problema enorme a cui dobbiamo mettere urgentissimo rimedio. Si può mai pensare di ribaltare tutto il sistema autorizzativo del ciclo degli idrocarburi con un emendamento a una legge di Stabilità, coperchiata dalla fiducia? Decisioni del genere devono essere prese in trasparenza e in discussioni visibili. Non tutto è burocrazia. Nel ventunesimo secolo esiste un'opinione pubblica. Un'opera attraversa sempre una democrazia, se te lo dimentichi prendi una scorciatoia che allunga la strada. Voglio vedere adesso chi fa Tempa Rossa".

Sulle richieste di dimissioni del ministro Boschi dice: "Le colpe dei padri non ricadono sui figli, però io non reggerei a un disagio di questo genere. C'è da dire che io sono di un'altra generazione e adesso ce n'è ben altra". "Fondare nuovo partito a sinistra? No, c'è un sacco di gente che non vuole lasciare il Pd a quella deriva di sradicamento. Non si esce e, come in direzione, si combatte in nome del Pd in condizioni molto difficili".
Sul referendum trivelle è chiaro: "Dire che su un referendum indetto dal Pd non si va a votare è una pezza peggiore del buco, quindi io ci andrò.

È stato commesso un errore, perché con qualche riunione poteva essere evitato e lo dice uno che si trovò a fare il ministro dell'Industria quando all'Ambiente c'era Pecoraro Scanio, non Galletti. Fra gli amici dell'ambiente ci vuole qualcuno che voti no".

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