Ponte Morandi, il monito 6 anni dopo il crollo. Mattarella: "Responsabilità da accertare"

Genova e le istituzioni ricordano le vittime della tragedia. La premier: "Memoria, rinascita e giustizia". Un memoriale

Ponte Morandi, il monito 6 anni dopo il crollo. Mattarella: "Responsabilità da accertare"
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Dal 14 agosto del 2018, la vigilia di Ferragosto non è più la stessa. La tragedia di Genova, con il crollo del ponte Morandi e la morte di 43 persone, che il destino ha voluto nel posto sbagliato al momento sbagliato, copre da allora con un velo di commozione le vigilie dell'Assunta. Anche ieri sotto il nuovo ponte San Giorgio che attraversa il Polcevera si è tenuta la commemorazione delle vittime. Quarantatré rose bianche gettate sul corso d'acqua. Alla cerimonia, oltre ai parenti delle vittime (raccolti in un'associazione) anche il sindaco del capoluogo ligure Marco Bucci e il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi. Dietro l'ammirazione per il nuovo ponte San Giorgio resta l'amarezza. In un messaggio al sindaco Bucci, il capo dello Stato ribadisce l'importanza della memoria. «Le immagini di quel drammatico evento richiamano alla responsabilità condivisa di assicurare libertà di circolazione e assenza di rischi a tutti gli utenti - sottolinea Mattarella -, tutelando il patrimonio infrastrutturale del Paese». Che poi aggiunge: «Le responsabilità devono essere definitivamente accertate e auspico che il lavoro delle autorità preposte si svolga con l'efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia».

In occasione della cerimonia i parenti delle vittime tornano a chiedere non soltanto giustizia ma anche passi concreti per l'individuazione del luogo dove erigere il memoriale e un cambio di passo a livello legislativo. «C'è un disegno di legge - spiega Egle Possenti, presidente del Comitato - che guarda al futuro. Dopo quello che abbiamo passato in questi anni, potrebbe aiutare altri a stare meno male». Lo conferma anche il viceministro Rixi. «A noi interessa che il Paese si prenda cura di chi subisce una situazione come questa dovuta al decadimento, al crollo totale e parziale, di un'opera stradale o autostradale di interessa nazionale - spiega Rixi -. Vedremo a settembre se proseguire con un iter parlamentare di per sé lungo o procedere rapidamente con un decreto del governo».

Il crollo del Morandi è presente nel ricordo di tutte le parti politiche. A partire dalla premier che individua tre parole chiave: «Memoria, rinascita e giustizia». Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini parla di una «tragedia che si poteva evitare» e ricorda che il nuovo ponte dimostra che, «se tutti sono disposti a fare la loro parte, l'Italia ha i mezzi per rinascere nel nome dello sviluppo e del lavoro».

«Una tragedia - scrive su X il ministro Antonio Tajani - che rinnova la nostra sfida per un'Italia sempre più moderna e all'avanguardia. Anche se il sacrificio delle vittime in attesa di giustizia resta una ferita aperta».

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