Non accenna a placarsi il clamore intorno al caso Salis. Le parole della neo europarlamentare sul «diritto» di occupare le case degli enti pubblici lasciate vuote da chi avrebbe il dovere di gestirle continua a essere al centro delle polemiche sollevate soprattutto a destra. Anche la presidente del Consiglio è tornata sulla questione intervistata da Paolo Del Debbio ieri sera nel corso del programma Dritto e rovescio su Retequattro. «Considero vergognoso - spiega la presidente del Consiglio - che chi viene pagato dagli italiani per scrivere le leggi faccia apologia della violazione delle leggi, considero vergognoso che dei privilegiati occupino abusivamente delle case destinate alla povera gente, considero vergognoso che in uno stato di diritto si faccia anche qui apologia dell'esproprio proletario in una nazione nella quale la proprietà privata è inviolabile». La Meloni sottolinea come la presa di posizione della Salis smascheri la reale consistenza della strategia politica della sinistra. «Considero scandaloso - dice - il silenzio della sinistra su queste prese di posizione, particolarmente del Pd e del Movimento 5 Stelle». La Meloni non si limita a smascherare la politica dem sul problema casa ma sempre davanti ai microfoni di Dritto e rovescio ricorda qual è la soluzione avanzata proprio dal suo governo per combattere questa cattiva gestione dell'emergenza abitativa. «Abbiamo inserito - dice - in uno dei nostri disegni di legge in materia di sicurezza, una norma che introduce un nuovo delitto: occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, con pena detentiva da due a sette anni di carcere e, per facilitare la soluzione di questo problema prevediamo anche la possibilità per le forze dell'ordine di procedere allo sgombero di un immobile occupato anche senza l'autorizzazione del giudice che dovrà eventualmente convalidarla successivamente».
Ieri è intanto il padre della eurodeputata ha deciso di denunciare sei militanti della Lega che avevano inscenato nei giorni scorsi un flash mob di fronte alla casa della sua famiglia mostrando un cartello con su scritto: «Salis abusiva sei la vergogna di Monza». Non si è fatta attendere la replica dei dirigenti del Carroccio: «nel nostro Paese c'è una Costituzione che garantisce la libertà di pensiero e il diritto di critica, al contrario invece la legge italiana sancisce che occupare le case è un reato». A margine anche il botta e risposta su X tra Roberto Salis e Francesco Storace.
«Siamo arrivati alle minacce di morte, denunciate ai carabinieri, per me e per mia figlia! Faccio i complimenti a Daniele Capezzone, Alessandro Sallusti, Pietro Senaldi, Francesco Storace e company! Avete raggiunto il vostro scopo!", scrive Salis in un post. Pronta la replica di Storace: «E questa è una brutta cosa. Spero per lei che non ce le abbia attribuite anche di fronte agli inquirenti, perché si rischia la calunnia».
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