Putin: "Dio mi ha chiesto di difendere la Russia"

Si lavora all'incontro con Trump. Il Cremlino: "Dialogo promettente"

Putin: "Dio mi ha chiesto di difendere la Russia"
00:00 00:00

Procedono i colloqui tra Washington e Mosca, così come i preparativi per il faccia a faccia tra Donald Trump e Vladimir Putin. Il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, spiega che un eventuale vertice potrebbe comportare ampie discussioni su questioni globali, non solo sulla guerra in Ucraina: «La questione è se iniziare a muoversi verso la normalizzazione delle relazioni tra i due paesi, trovare modi per risolvere le situazioni più acute e potenzialmente molto pericolose, tra cui l'Ucraina», afferma.

Gli sforzi per organizzare l'incontro, comunque, sono in una fase iniziale, e Ryabkov precisa che servirà «il più intenso lavoro preparatorio». Il Cremlino tuttavia definisce «promettente» il dialogo tra «due presidenti veramente notevoli», ed è importante che «niente ostacoli la messa in opera della loro volontà politica». Secondo Putin, Dio ha conferito a lui e all'esercito la missione di difendere il suo Paese: «Il destino ha voluto così, e così ha voluto anche Dio. Difendere la Russia, una missione difficile quanto onorevole, è stata piazzata sulle mie e le vostre spalle, insieme», sottolinea durante una cerimonia di conferimento di onorificenze militari in occasione della Giornata dei difensori della patria e alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina. A suo parere, i soldati che combattono «a rischio della loro vita e dando prova di coraggio, difendono risolutamente la loro terra natale, gli interessi nazionali e l'avvenire della Nazione».

Intanto, la prossima settimana si terrà un altro round di colloqui tra Washington e Mosca, questa volta a livello di direttori politici. «Siamo aperti ai contatti con gli Stati Uniti, in particolare sugli argomenti che agitano le nostre relazioni bilaterali», precisa Ryabkov. «Ci aspettiamo veri progressi durante l'incontro che si terrà alla fine di questa settimana», dice, spiegando che l'appuntamento sarà tra i «capi dipartimento» dei rispettivi ministeri degli esteri, mentre il 18 febbraio a Riad si era tenuto il primo faccia a faccia tra le due delegazioni, con la partecipazione dei numeri uno della diplomazia, Serghei Lavrov e Marco Rubio. Trump, intanto, sembra attenuare le critiche a Kiev e le accuse (false) di aver iniziato la guerra, pur insistendo sul fatto che Zelensky e l'ex presidente americano Joe Biden avrebbero dovuto fare di più per venire a patti con Putin.

«La Russia ha attaccato, ma non avrebbero dovuto lasciarlo attaccare», sottolinea, osservando che sta «trattando con» Putin e Zelensky. Parlando ancora una volta della guerra, ribadisce: «Penso che quella cosa finirà. Deve finire».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica